Sahara occidentale, 14 novembre 2023 - Il popolo saharawi celebra il terzo anniversario della ripresa della lotta armata contro l'occupante marocchino.
Il popolo saharawi celebra il terzo anniversario della ripresa della lotta armata contro l'occupante marocchino. Il Marocco subisce pesanti perdite umane e materiali. Il Segretario Generale dell'ONU esprime preoccupazione per il deterioramento della situazione.
La ripresa della lotta armata è stata imposta al popolo sahrawi in seguito alla violazione dell'accordo di cessate il fuoco, in vigore dal 1991, da parte del Marocco. L'aggressione del 13 novembre 2020 contro i civili sahrawi che protestavano pacificamente contro la breccia illegale aperta dal Marocco nella zona cuscinetto di El Guerguerat ha infatti sancito la fine del cessate il fuoco.
Da quella data, il Marocco subisce pesanti perdite umane e materiali inflitte dall'Esercito Popolare di Liberazione Saharawi (SPLA) lungo il muro di sabbia.
Nel corso di un incontro presieduto domenica scorsa dal presidente saharawi Brahim Ghali, lo stato maggiore dell'SPLA ha fatto il punto sugli ultimi sviluppi della questione sahrawi e sugli sforzi compiuti per "accelerare il ritmo dell'escalation dei combattimenti" contro le forze di occupazione marocchine.
I partecipanti all'incontro hanno particolarmente elogiato le operazioni "specifiche e crescenti" condotte dall'esercito saharawi contro le forze di occupazione marocchine, così come "l'efficacia della guerra di logoramento".
Hanno inoltre elogiato la risposta del popolo Saharawi nei territori occupati, nonostante l'assedio e le restrizioni sistematiche imposte dalle forze di occupazione.
Commentando gli ultimi sviluppi nel Sahara Occidentale, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso la sua "profonda preoccupazione" per il "radicamento" dello stato di "deterioramento" della situazione in questo territorio non autonomo. Guterres ha chiesto un cambiamento urgente per evitare qualsiasi ulteriore escalation nella regione.
Nel suo ultimo rapporto sulla situazione nel Sahara Occidentale, presentato il 16 ottobre ai membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, Guterres ha sottolineato che "il proseguimento delle ostilità e l'assenza di un cessate il fuoco tra il Marocco e il Fronte Polisario rappresentano una significativa battuta d'arresto nella ricerca di una soluzione politica" a questo conflitto di lunga data.
