Campi profughi saharawi, 30 ottobre 2024 - Il governo della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) ha espresso martedì 29 ottobre una ferma condanna della posizione del presidente francese Emmanuel Macron, manifestata durante un discorso al parlamento marocchino. Secondo la RASD, le parole di Macron confermano il ruolo della Francia nel bloccare il processo di decolonizzazione del Sahara Occidentale, un atteggiamento che, secondo il governo saharawi, mina la legittimità di Parigi come membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
In una dichiarazione pubblica, il governo della RASD ha sottolineato che la posizione espressa dal presidente francese “rafforza l’aggressività del regime marocchino nei confronti del popolo sahrawi” e alimenta il proseguimento delle politiche repressive di Rabat contro il diritto all’autodeterminazione del Sahara Occidentale.
“Il sostegno del governo francese all'occupazione illegale del Sahara Occidentale da parte del Marocco non farà altro che intensificare l'instabilità nella regione del Nord Africa e del Sahel e aggravare le tensioni esistenti”, si legge nel comunicato. Il governo saharawi ha inoltre ricordato come la Francia, fin dal 1975, abbia svolto un ruolo centrale nell’ostacolare ogni tentativo delle Nazioni Unite di promuovere la decolonizzazione del Sahara Occidentale, consolidando la propria posizione di principale sostenitore dell’occupazione in seno al Consiglio di Sicurezza.