Sahara occidentale, 30 ottobre 2024 - Il rappresentante del Fronte Polisario presso l'ONU, Sidi Mohamed Omar, ha lanciato un duro attacco al Marocco, accusandolo di sabotare ogni tentativo di trovare una soluzione pacifica al conflitto nel Sahara Occidentale. Secondo Amar, l'occupazione marocchina e il rifiuto di accettare un referendum sull'autodeterminazione del popolo saharawi sono i principali ostacoli alla pace.
Nonostante l'esistenza di un piano di pace approvato dalle Nazioni Unite negli anni '90, il Marocco continua a ostacolare il lavoro della MINURSO, la missione di peacekeeping dell'ONU nella regione. Il rappresentante saharawi ha sottolineato il ruolo negativo della Francia, principale sostenitore del Marocco, e degli Stati Uniti, che pur condannando l'occupazione, non esercitano una pressione sufficiente per costringere Rabat a negoziare in buona fede.
L'alleanza militare e di intelligence tra il Marocco e Israele, ha aggiunto Amar, rappresenta un ulteriore elemento di destabilizzazione della regione. Questa alleanza rafforza la posizione del Marocco e rende più difficile trovare una soluzione pacifica al conflitto.
Nonostante le difficoltà, il Fronte Polisario e il popolo saharawi sono determinati a continuare la loro lotta per l'autodeterminazione. Amar ha invitato la comunità internazionale a intensificare i suoi sforzi per esercitare pressioni sul Marocco e a sostenere il diritto del popolo saharawi a decidere liberamente del proprio futuro.