Kenitra (Marocco), 9 novembre 2023 - Diversi prigionieri politici saharawi del gruppo Gdeim Izik, detenuti nel carcere di Kenitra, in Marocco, hanno annunciato che inizieranno uno sciopero della fame di avvertimento, per un periodo di 72 ore, in segno di protesta contro le aggressioni verbali subite dai membri del gruppo Mohamed Bachir Alali Butenguiza, Hassan Mohamed Salem Mohamed Radi Dah e Hussein Buyemaa Mahayub Zawi.
Le accuse lanciate dal capo della sezione del carcere in cui sono detenuti i suddetti attivisti, il cosiddetto “Al-Uzmani Abdellatif”, hanno portato il gruppo a intraprendere questa azione. “Al-Uzmani Abdellatif” ha marchiato i prigionieri politici saharawi come terroristi, privandoli del diritto alla comunicazione e incitando altri dipendenti e criminali comuni contro di loro.
Non è la prima volta che i prigionieri politici saharawi del gruppo Gdeim Izik, rinchiusi nel carcere di Kenitra, sono esposti a questo tipo di attacchi verbali e insulti. Nel 2022, lo stesso “Al-Uzmani Abdellatif” aveva già presentato una richiesta in cui imponeva ai prigionieri politici saharawi di parlare il dialetto marocchino “Darija” e di non utilizzare più il dialetto sahrawi “Hasanía” per comunicare tra loro.
Inoltre, “Al-Uzmani Abdellatif” ha impedito agli stessi prigionieri politici di sporgere denuncia alle autorità competenti e ha negato loro di presentare proteste scritte in relazione al loro sciopero della fame.
Per questo motivo, i tre prigionieri politici hanno fatto appello a tutte le organizzazioni internazionali per i diritti umani, in particolare all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, alla Croce Rossa Internazionale e ad altre organizzazioni competenti, affinché esercitino tutte le pressioni necessarie sullo Stato marocchino affinché ponga fine a tutte le forme di discriminazione razziale e garantisca la sicurezza e la protezione di tutti i prigionieri politici saharawi, in particolare i membri del gruppo Gdeim Izik.
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