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Tavola rotonda a Parigi: la Francia chiamata a riconoscere la Repubblica Saharawi



Parigi, 18 settembre 2023 - Il tema del conflitto nel Sahara Occidentale e il ruolo francese nei confronti della questione saharawi sono stati al centro di una tavola rotonda organizzata oggi a Parigi, in occasione della celebrazione dell'annuale simposio del quotidiano "Insanity".

Durante la tavola rotonda, alla quale hanno partecipato personalità ed esperti interessati al dibattito sul conflitto sahrawi-marocchino, insieme al rappresentante del Fronte Polisario in Francia, Mohamed Ali Zerouali, sono stati affrontati i vari aspetti della legittima lotta del popolo saharawi.

Nei loro interventi, i relatori hanno sottolineato la necessità che la Francia riconosca la Repubblica Saharawi per promuovere la pace, la stabilità e i diritti umani nella regione nordafricana.

Mohamed Ali Zerouali: "Il conflitto del Sahara Occidentale è una questione di decolonizzazione"

Claude Mangin: "Le zone occupate del Sahara Occidentale sono una 'prigione aperta'"

Philippe Buisseau: "Il popolo saharawi è coraggioso e dignitoso"

Sarah Meslin e François Sutre: "Il PCF e il MRAP sostengono la lotta del popolo saharawi"

La tavola rotonda, moderata da un editore del quotidiano "Al-Inshaniya", ha fornito punti di vista informati sulla questione del Sahara Occidentale.

Mohamed Ali Zerouali, rappresentante del Fronte Polisario in Francia, ha affermato che il conflitto del Sahara Occidentale è una questione di decolonizzazione e che la sua soluzione risiede nell'attuazione della Risoluzione 1514 delle Nazioni Unite.

Zerouali ha sottolineato che il riconoscimento della Repubblica Saharawi da parte del governo francese sarebbe coerente con il principio del diritto dei popoli all'autodeterminazione, che è un principio fondamentale del diritto internazionale. Ha inoltre sottolineato che questo riconoscimento rafforzerà la pace e la stabilità nella regione, in risposta alle aspirazioni dei popoli saharawi e marocchini.

Claude Mangin, attivista francese per i diritti umani, ha parlato della situazione dei diritti umani nelle zone occupate del Sahara Occidentale e della politica di repressione e di taglio dei mezzi di sussistenza praticata dalle forze di occupazione marocchine nei confronti dei cittadini indifesi.

Mangin ha anche esposto agli ostacoli che ha dovuto affrontare e sta affrontando durante i suoi tentativi di visitare suo marito, sottolineando che i territori occupati costituiscono una "prigione aperta" ed esprimendo la sua preoccupazione per la mancanza di protezione da parte della missione ONU MINURSO per la popolazione civile. nelle zone occupate del Sahara Occidentale.

Philippe Buisseau, sindaco di una città francese, ha parlato di ciò a cui ha assistito sul campo durante la sua visita ai campi profughi saharawi all'inizio dello scorso febbraio.

Buisseau ha elogiato il coraggio e la dignità del popolo saharawi nonostante le dure condizioni dei rifugiati.

Sarah Meslin, del Partito Comunista Francese, e François Sutre, del Movimento contro il razzismo e l'antisemitismo, hanno affermato il sostegno sia del PCF che del MRAP alla legittima lotta del popolo saharawi.

La tavola rotonda ha evidenziato gli aspetti geopolitici legati alla questione del Sahara Occidentale e ha invitato la Francia a riconoscere la Repubblica Saharawi come un passo verso una soluzione pacifica a questo conflitto di lunga durata.




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