Sahara occidentale, 22 settembre 2023 - Il prigioniero politico e giornalista saharawi Hassan Mohamed Radi Dah ha annunciato giovedì 21 settembre la sua intenzione di effettuare uno sciopero della fame di 48 ore, venerdì 22 e sabato 23 settembre 2023, per protestare contro la confisca dei suoi diritti allo studio, alle cure e alle cure mediche necessarie.
La Lega per la Protezione dei Prigionieri Sahrawi nelle carceri marocchine ha denunciato che il prigioniero politico saharawi è anche oggetto di costante discriminazione da parte della Delegazione Generale dell'Amministrazione Penitenziaria marocchina. Il 19 settembre 2023, gli è stato vietato di effettuare controlli medici di routine e gli è stato impedito di proseguire gli studi per il dottorato post-laurea.
La Delegazione Generale dell'Amministrazione Penitenziaria marocchina ha già annunciato in precedenza che non avrebbe risposto ad alcuna richiesta relativa alla prosecuzione degli studi o a questioni relative alle cure mediche, fino a quando il prigioniero politico saharawi Hassan Mohamed Radi Dah non rinuncerà alla sua identità saharawi e alla posizione politica per la quale è stato detenuto e condannato arbitrariamente.
La famiglia del prigioniero politico saharawi ha denunciato "tutte le misure discriminatorie e inumane adottate dalla Delegazione Generale dell'Amministrazione Penitenziaria marocchina nei confronti di suo figlio, con le quali intendono confiscare i suoi diritti e minare le sue conquiste personali, violando così le promesse che le autorità penitenziarie avevano fatto a suo figlio dopo l'ultimo sciopero della fame effettuato tra marzo e aprile 2022, garantendogli che sarebbe stato trasferito in un carcere vicino a dove viveva la sua famiglia, che migliorerebbero le sue condizioni di prigionia e porrebbero fine a ogni forma di maltrattamento e umiliazione a cui è stato sottoposto".
Per questo motivo, la famiglia del prigioniero politico e giornalista saharawi Hassan Mohamed Radi Dah invita tutte le rinomate organizzazioni internazionali che hanno a cuore i diritti umani a lavorare per proteggere i prigionieri politici sahrawi che si trovano nelle carceri marocchine e a esercitare tutte le pressioni necessarie sullo Stato marocchino affinché rilasci il prigioniero politico saharawi Hassan Mohamed Radi e gli altri prigionieri politici sahrawi.