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Bruxelles, 29 agosto 2023 - Il rappresentante del Fronte POLISARIO presso l'Unione europea, Mansour Omar, ha condannato fermamente gli sforzi del Marocco per attrarre investimenti in progetti di energia verde nei territori occupati di Sahara occidentale.

Omar ha denunciato che il Marocco sta incitando le grandi aziende europee e di altri paesi a partecipare ad un progetto ideato dalla società marocchina dei fosfati (OCP), di proprietà del re Mohamed VI.

Il rappresentante del POLISARIO ha sottolineato che il Sahara Occidentale è riconosciuto dalle Nazioni Unite come territorio non autonomo in attesa di decolonizzazione. Ha ricordato che il Marocco, non potendo includere i suoi coloni come elettori nel referendum, ha bloccato il lavoro delle Nazioni Unite.

Omar ha accusato il Marocco di cercare investimenti stranieri per finanziare la sua guerra e mitigare le perdite materiali e finanziarie subite nel Sahara Occidentale. Ha aggiunto che l'azione del Fronte POLISARIO risponde all'arroganza del Marocco e alla sua ribellione provocatoria contro le Nazioni Unite e l'Unione africana.

La dichiarazione ha anche denunciato la reale intenzione dietro le promesse del Marocco di investimenti in energia verde nei territori occupati. Omar ha avvertito che questo appello è un tentativo di coinvolgere interessi stranieri in un'avventura di guerra di colonizzazione contro il popolo Saharawi, invece di cercare soluzioni pacifiche che rispettino i diritti territoriali.

Il rappresentante del POLISARIO ha invitato le imprese a non cadere nella tentazione di investire in progetti promossi dal Marocco nel Sahara Occidentale occupato. Ha avvertito che ciò potrebbe solo comportare la perdita di beni, rischi per i lavoratori e un ostacolo a futuri promettenti investimenti nella Repubblica Saharawi, una volta risolto definitivamente il conflitto.

La dichiarazione si è conclusa invitando la comunità internazionale a restare vigile e a non essere complice di azioni che potrebbero compromettere gli sforzi per una soluzione giusta e pacifica nel Sahara Occidentale.