قضية اللواء المتقاعد خالد نزار: الجزائر تأسف للقراءة الرجعية للعدالة السويسرية

Laayoune (Sahara occidentale), 2 maggio 2023 -  Ufficio esecutivo del Collettivo dei difensori saharawi dei diritti umani nel Sahara occidentale – CODESA. 

Dopo 20 anni:

Le forze di occupazione marocchine attaccano nuovamente il difensore dei diritti umani saharawi "Ali Salem TAMEK" confiscandogli il diritto di rinnovare il passaporto.

Le forze di occupazione marocchine hanno nuovamente negato il diritto all'ex prigioniero politico saharawi e difensore dei diritti umani "Ali Salem TAMEK" di ottenere il suo passaporto scaduto, dopo aver presentato, il 30 marzo 2023, domanda di rinnovo.

Il difensore dei diritti umani saharawi “Ali Salem TAMEK”, attendeva il suo nuovo passaporto da circa 30 giorni, non potendo ottenerlo prima di recarsi il 28 aprile 2023 al Dipartimento Passaporti di Assa-Zak, prefettura della città marocchina di Assa, dove è stato informato che il suo passaporto non è stato rinnovato senza fornire alcuna giustificazione.

Non si può escludere che dietro la confisca del diritto di rinnovo del passaporto all'ex prigioniero di saharawi "Ali Salem TAMEK" ci siano motivi di rappresaglia per la sua difesa del diritto del popolo saharawi all'indipendenza e all'autodeterminazione e le sue attività in materia di diritti umani principalmente legate all'Organizzazione del collettivo dei difensori dei diritti umani saharawi nel Sahara occidentale (CODESA).

Ricordiamo che l'ex prigioniero di coscienza saharawi “Ali Salem TAMEK”, classe 1973, è stato più volte sottoposto a detenzione politica e processi illegali. È considerato uno dei fondatori del movimento saharawi per i diritti umani nel Sahara occidentale e attualmente lavora come membro consultivo del Collective of Saharawi Human Rights Defenders in Western Sahara (CODESA).