Campi profughi saharawi, 10 maggio 2023 - Il popolo saharawi celebra mercoledì 10 maggio 2023, cinquantesimo anniversario della fondazione del Fronte POLISARIO, festività che giungono in un momento decisivo nella lotta del popolo saharawi con la ripresa della guerra causata dalla violazione marocchina del cessate il fuoco, dopo la sua aggressione del 13 novembre 2020 contro i civili saharawi che manifestavano pacificamente nella regione di El-Guerguerat, ponendo fine agli accordi militari firmati con il Fronte POLISARIO dal 1991.
Oltre ai successi ottenuti a livello politico, militare e sociale, uno dei traguardi ottenuti dalla causa Saharawi sono le risoluzioni di ONU, UE e UA che ribadiscono che il Fronte POLISARIO è l'unico e legittimo rappresentante del popolo Saharawi.
Il 10 maggio il Fronte Popolare di Liberazione di Saguia el Hamra e Río de Oro, meglio noto come Fronte Polisario, celebrerà il suo 50° anniversario. Il Polisario nacque come movimento di liberazione, il cui obiettivo era l'indipendenza dell'ex Sahara spagnolo, sotto il dominio del Regno di Spagna. Fondata da giovani sahrawi motivati, ispirati da tutti i movimenti rivoluzionari mondiali della seconda metà del XX secolo, che cercavano di liquidare la criminale piaga del colonialismo, che per più di un secolo aveva annullato i sentimenti di identità e libertà di tanti dei popoli del cosiddetto terzo mondo.
Nato nel 1973, il Fronte Polisario entrò a far parte dell'ondata di Movimenti di Liberazione che attraversarono il continente africano, i più noti dei quali furono il FLN MPLA algerino, il FRELIMO angolano, lo SWAPO del Mozambico, quello della Namibia e l'ANC del Sudafrica.
Tuttavia, il Fronte Polisario ha rappresentato un'eccezione, in quasi tutti i tratti che hanno caratterizzato i movimenti di liberazione; Il Fronte Polisario doveva combattere contemporaneamente contro due paesi confinanti. Il Fronte Polisario fu costretto a fondare uno stato in esilio e a gestire il funzionamento di quello stato partendo da zero.
Il Fronte Polisario ha dovuto svolgere, senza alcun tipo di esperienza e senza precedenti, un lavoro diplomatico impeccabile che ha ottenuto il riconoscimento dello Stato Saharawi da parte di 84 Paesi di tutti i continenti.
Il movimento di liberazione sahrawi, rappresentato dal Fronte Polisario, si è realizzato grazie alla volontà incrollabile del popolo sahrawi e ad un'organizzazione forte, solida e ferma, che ha permesso a tutti i sahrawi fuggiti dalla loro terra di avere la possibilità di godere dei beni più basilari, come come l'istruzione, la salute e l'alimentazione.
Il Fronte Polisario formò rapidamente un esercito Sahsrawi (ELPS) un esercito esperto, combattivo, con grande mobilità e innovazione nella guerriglia, che inflisse gravi sconfitte prima al colonialismo spagnolo e poi agli occupanti marocchini e mauritani.
Lo spirito combattivo dei combattenti saharawi, inferiori per numero ed equipaggiamento, sorprese molti specialisti ed esperti militari dell'epoca.
I 50 anni di vita del Fronte Polisario hanno lasciato una testimonianza del sacrificio e della dedizione del popolo Saharawi, che in condizioni estreme e precarie ha saputo resistere a tutte le vicissitudini della politica mondiale, della geopolitica e della realpolitik.
L'impegno politico del Fronte Polisario fin dal primo giorno, per la formazione e l'istruzione delle nuove generazioni, ha permesso di garantire il coinvolgimento e l'impegno dei giovani nella lunga e vasta lotta del popolo Saharawi.
La formazione di una coscienza nazionale e l'attaccamento ai sentimenti dei suoi esclusivi tratti identitari, sono state le armi fondamentali per garantire la continuità, la persistenza e la resilienza della lotta del popolo saharawi.