Città del Capo (Sud Africa), 29 aprile 2023 - Il gruppo BRICS ha chiesto una soluzione politica immediata che garantisca il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi, esprimendo il suo pieno sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite.
In un comunicato congiunto diffuso a conclusione di un incontro tenutosi in Sudafrica, i viceministri degli Esteri dei Paesi (Brics) e gli inviati speciali per Medio Oriente e Nord Africa, hanno espresso "la necessità di raggiungere una soluzione politica permanente e reciprocamente accettabile alla questione del Sahara occidentale, in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
Hanno inoltre espresso il loro "pieno" sostegno all'attuazione della Missione delle Nazioni Unite per il referendum nel Sahara occidentale (MINURSO), affermando il loro pieno sostegno agli sforzi dell'Inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale, Staffan De Mistura, nell'avanzare il processo politico, portando alla ripresa del dialogo tra le parti interessate.
Nel suo intervento durante l'incontro, la Viceministra degli Affari Esteri sudafricana ha affermato che il gruppo BRICS "deve sostenere la necessità di raggiungere una soluzione politica duratura e reciprocamente accettabile alla questione del Sahara occidentale", rilevando il sostegno alla "piena" attuazione del mandato della missione delle Nazioni Unite per organizzare il referendum nel Sahara occidentale (MINURSO), che affronterebbe una delle rimanenti questioni di decolonizzazione nel continente africano.
Questo incontro arriva in preparazione del vertice annuale dei capi di stato dei BRICS, che si terrà il prossimo agosto a Gauteng, in Sudafrica.
Durante l'incontro, i partecipanti hanno discusso una serie di questioni internazionali, come il processo di pace in Medio Oriente e gli sviluppi in Libia, Iraq, Siria, Libano, Yemen e altri. Il gruppo BRICS è composto da Sudafrica, Brasile, Russia, Cina e India.