Campi profughi saharawi, 3 settembre 2022 - Il Fronte Polisario comunicherà all'inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale, Staffan De Mistura, la propria disponibilità a collaborare per cercare una soluzione al conflitto nell'ex colonia spagnola.
"Siamo disposti a cooperare con l'ONU e con il suo inviato personale per raggiungere una soluzione pacifica, giusta e duratura basata sul pieno rispetto del diritto inalienabile e non negoziabile del popolo Saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza", ha dichiarato il rappresentante del Fronte Polisario alle Nazioni Unite, Sidi Mohamed Omar.
De Mistura è arrivato venerdì 2 settembre nei campi profughi saharawi. Il giorno successivo sabato 3 settembre sarà ricevuto dalle autorità saharawi e dalla delegazione negoziale del Fronte Polisario guidata da Jatri Adduh.
Il diplomatico italo-svedese è stato bloccato dal Marocco, che gli ha proibito di visitare le città del Sahara occidentale.
Per il Fronte POLISARIO, l'obiettivo di questa seconda visita di De Mistura, dopo quella di gennaio, è "approfondire i colloqui con entrambe le parti al fine di trovare il modo di riattivare il processo di pace in stallo nel Sahara occidentale, dopo il crollo del cessate il fuoco nel novembre 2020".
Il rappresentante del Fronte Polisario ha aggiunto che "il risultato dei incontri dell'inviato personale con entrambe le parti - Marocco e Fronte Polisario - farà parte del suo briefing che presenterà al Consiglio di sicurezza il prossimo ottobre".
L'inviato delle Nazioni Unite si era già recato in Marocco lo scorso luglio dove gli era stato proibito di visitare i territori occupati del Sahara occidentale, che facevano parte del tour, come riferito all'epoca dalle Nazioni Unite.
Questo sabato 3 settembre De Mistura incontrerà le autorità saharawi, tra cui il presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica, Brahim Gali.
