Sahara occidentale (Laayoune) 3 agosto 2022 - Il Collective of Human Rights Defenders in Western Sahara (CODESA), organizzazione non governativa che opera nei territori occupati del Sahara occidentale ha tenuto una conferenza stampa giovedì scorso per presentare il suo rapporto 2020-2021 sulla situazione dei diritti saharawi.
Alla conferenza stampa, tenutasi a casa dell'attivista Ali Salem Tamek, CODESA ha presentato il suo rapporto dal titolo "La continuazione dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità perpetrati dalle forze di occupazione marocchine contro i civili Saharawi: quale futuro attende la decolonizzazione di Sahara occidentale occupato?”.
L'ONG ha svolto un processo di controllo e monitoraggio della situazione, al fine di richiamare l'attenzione sui crimini di guerra e contro l'umanità perpetrati dalle forze di occupazione marocchine contro i civili Saharawi nei territori occupati.
Il rapporto ha evidenziato diversi esempi di crimini commessi contro i civili Saharawi per la loro partecipazione a manifestazioni pacifiche che chiedono indipendenza e autodeterminazione, nonché il continuo coinvolgimento della polizia delle forze di occupazione nel rapimento, nella detenzione arbitraria e nell'arresto di civili Saharawi. a torture, percosse, interrogatori di polizia, umiliazioni, attacchi verbali e fisici e all'aumento della frequenza delle violazioni dei diritti umani in tutte le sue forme, soprattutto dopo la ripresa della lotta armata del popolo Saharawi nel novembre 2020.
Il rapporto ha anche affrontato le terribili circostanze in cui i prigionieri civili saharawi si trovano nelle carceri marocchine, riferendosi a casi di omicidi ed esecuzioni sommarie da parte dell'esercito marocchino contro civili nella parte occupata e ad est del muro della vergogna, utilizzando alta tecnologia militare, di cui sono stati vittime anche i civili dei paesi vicini.
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