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Le città europee solidali con il popolo Saharawi riaffermano il loro sostegno al diritto all'autodeterminazione


Firenze (Italia), 13 luglio 2020 – I Sindaci eletti dei comuni europei gemellati con le città saharawi dei campi profughi hanno evidenziato a Firenze (Italia) 7 luglio, “la necessità di unire i propri sforzi affinché il popolo saharawi ottenga l'indipendenza e goda dei suoi pieni diritti”.

L'edizione 2022 della Conferenza internazionale delle città in solidarietà con il popolo Saharawi ha registrato quest'anno una partecipazione record dei Sindaci e associazioni amiche del popolo Saharawi.

All'atto, a cui hanno partecipato anche una  delegazione saharawi rappresentata dal Ministro della Cooperazione, dal rappresentante del Fronte Polisario in Europa e Unione Europea (UE), dal governatore della Wilaya di Boujdour e dal direttore centrale dell'iniziativa di gemellaggio RASD, rappresentante del Fronte Polisario in Italia, Fatima Mahfoud,  rappresentante del Fronte Polisario in Spagna,

"L'evento è diventato una piattaforma che sostiene l'indipendenza del popolo Saharawi e la ripresa dei loro diritti”, ha aggiungono gli organizzatori.

"Ora più che mai dobbiamo unire i nostri sforzi per aiutare il popolo Saharawi a iniziare la propria indipendenza e a liberarsi dal giogo coloniale", hanno convenuto nei rispettivi interventi i Sindaci delle città europee e diverse personalità internazionali, tra cui l'ex rappresentante speciale del SG dell'ONU per il Sahara Occidentale, Francesco Bastagli.

“La situazione critica che sta vivendo il popolo Saharawi, a causa della caparbietà dell'occupante marocchino e della sua precipitazione nella repressione, non deve continuare. Pertanto, dobbiamo agire tutti insieme per aiutare questo popolo a ritrovare la propria indipendenza, in modo che possa godere appieno dei propri diritti”, hanno aggiunto i relatori.

Nel suo discorso all'evento, il ministro saharawi per la Cooperazione, la signora Fatma Mahdi, ha sottolineato che "un evento come questo può solo portare avanti la causa saharawi".

"Questo evento è un chiaro messaggio al popolo Saharawi che non è solo nella sua lotta contro l'occupante marocchino e che al suo fianco ci sono molte persone che amano la giustizia e la pace che lo sostengono e difendono ", ha aggiunto il ministro della RASD.

Da parte sua, Oubi Bouchraya Bachir ha sottolineato, nel suo intervento, “la complessità attualmente vissuta dal processo di risoluzione del conflitto nel Sahara occidentale”.

“Il processo di pace delle Nazioni Unite è congelato. Questo stato di cose ha causato il ritorno della lotta armata nella regione", ha affermato Oubi Bouchraya.

Ha affermato che "il Fronte Polisario resta impegnato per una pace giusta e duratura, per raggiungere una soluzione definitiva al conflitto nel Sahara occidentale che garantisca la diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza”.

Inoltre, al termine di questa conferenza internazionale, è stato firmato un nuovo accordo di gemellaggio tra la città saharawi di Lamsid e il comune italiano di Borgo Val di Taro, nella regione Emilia Romagna.


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