La scorsa domenica ad Algeri, il presidente della commissione per gli affari esteri, la cooperazione e l'Assemblea nazionale popolare (APN), Mohamed Hani, ha incontrato funzionari del ministero degli Affari esteri iraniano.
Si è discusso dello stato delle relazioni tra Algeri e Teheran, oltre a questioni di interesse comune. Successivamente, hanno partecipato alla riunione funzionari del Ministero degli Affari Esteri iraniano; Haciniane Mir, rispettivamente Direttore Generale del Dipartimento del Medio Oriente, e Ali Gamchi, Direttore del Dipartimento del Nord Africa, "hanno espresso la volontà del loro Paese di rafforzare le ottime relazioni parlamentari, soprattutto dopo l'inaugurazione del gruppo di amicizia", affermando l'attaccamento dell'Iran a "promuovere la cooperazione bilaterale in campo commerciale ed economico".
In ambito estero i responsabili hanno anche evidenziato "l'importanza del coordinamento bilaterale" durante i diversi forum internazionali "a favore della causa palestinese", nonché il "sostegno" iraniano all'organizzazione di un referendum che garantisca il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione, in linea con le normative internazionali che regolano la decolonizzazione.
Da parte sua, il presidente della commissione Affari esteri del parlamento algerino ha passato in rassegna le posizioni immutabili dell'Algeria a favore delle giuste cause, a capo delle quali sono le questioni palestinese e saharawi.
Lo scorso ottobre, in una nota ufficiale rilasciata, l'Iran ha annunciato il suo "sostegno immutabile" al diritto all'autodeterminazione dei Saharawi che vivono sotto l'occupazione militare marocchina.
"La Repubblica islamica dell'Iran riafferma il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi in conformità con la risoluzione 1514 (XV) delle Nazioni Unite sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali", si legge nella nota.
Allo stesso modo, l'Iran ha espresso il suo sostegno ai negoziati in corso al fine di raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile che consenta l'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale.
Nel comunicato sottolineano: "Sottolineiamo l'importanza dell'impegno delle parti a continuare questo processo nel quadro dei colloqui promossi dall'ONU, senza condizioni preliminari e in buona fede".
La Repubblica Islamica dell'Iran ha riconosciuto la Repubblica Saharawi il 27 febbraio 1980, in occasione del quarto anniversario della proclamazione della RASD.
Durante gli anni della prima guerra (1975-1991), l'Iran ha fornito aiuti umanitari a beneficio dei profughi Saharawi (coperte e cibo). Anni dopo, nel 2000, Teheran ha congelato le sue relazioni diplomatiche con la RASD senza revocare il riconoscimento diplomatico.