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Cuba si batte all'ONU per la decolonizzazione dei popoli


La Repubblica di Cuba ha riaffermato all'ONU il suo impegno a continuare a lavorare per avanzare nella decolonizzazione dei popoli e per bandire quelle pratiche ancora persistenti dalle relazioni internazionali.

In una cerimonia dopo essere stato eletto venerdì 18 febbraio come vicepresidente del Comitato speciale per la decolonizzazione, il rappresentante permanente di Cuba presso le Nazioni Unite, Pedro Luis Pedroso, ha sottolineato che il mandato di quel Comitato è incompiuto perché ci sono ancora molti popoli soggetti a pratiche coloniali.

Ancora 17 territori continuano ad essere soggetti a quella dominazione, tra cui Porto Rico, la Repubblica Saharawi, le Isole Malvinas, solo per citarne alcuni.

L'Ufficio di presidenza del Comitato speciale per l'esame della situazione relativa all'applicazione della Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali (Comitato speciale per la decolonizzazione o C-24) è composto dal presidente (Grenada è stata eletta venerdì), i vicepresidenti (Cuba, Sierra Leone e Indonesia) e il relatore (Siria). 

La sessione 2022 del Comitato speciale per la decolonizzazione si è aperta venerdì 18 febbraio con la rielezione del suo presidente e un'audizione con il capo di stato maggiore del Segretario generale delle Nazioni Unite sulla situazione economica nei territori non autonomi, secondo l'ONU sito web.

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