في اليوم العالمي لضحايا الاختفاء القسري : الاستعمار الاسباني و قوة الاحتلال المغربي مسؤولان عن جرائم الحرب و الإبادة في الصحراء الغربية

Il rappresentante del Fronte POLISARIO alle Nazioni Unite, il dottor Sidi Mohamed Omar, ha annunciato che il governo della Repubblica Araba Saharawi Democratica è disposto a collaborare con gli sforzi delle Nazioni Unite e dell'Unione africana per raggiungere una soluzione pacifica e duratura al conflitto del Sahara Occidentale.

Il diplomatico saharawi ha spiegato in un'intervista all'agenzia di stampa ufficiale algerina APS, che l'inviato dell'Onu è chiamato durante il suo giro nella regione, “ad affrontare le conseguenze dell'aggressione marocchina del 13 novembre 2020, per consentire la possibilità di riattivare il processo di pace”.

Ha ricordato che il Fronte POLISARIO, unico e legittimo rappresentante del popolo Saharawi, ha dimostrato con azioni concrete il suo vero impegno per una soluzione pacifica.

Il Fronte Polisario resta pronto a cooperare con gli sforzi delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana per raggiungere una soluzione pacifica e duratura del conflitto in conformità con i principi di legittimità internazionale.

Parlando della missione dell'inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale, Staffan de Mistura, per risolvere il prolungato conflitto, il diplomatico saharawi ha affermato che l'emissario delle Nazioni Unite ha davanti a sé tre grandi sfide.

La prima è "lo stato di guerra nella regione, il secondo è "la posizione dello Stato occupante e la sua mancanza di volontà politica di raggiungere una soluzione pacifica e duratura del conflitto", e il terzo è "il fallimento del Consiglio di sicurezza dell'ONU.

Il Marocco, con l'appoggio e l'approvazione della Francia, continua ad agire nell'impunità e continua con le sue pratiche coloniali e i suoi tentativi di imporre con la forza la politica del fatto compiuto nel Sahara occidentale occupato.

Ha imposto molti ostacoli al processo di pace. Continua a ostacolare la legalità internazionale e a interrompere gli sforzi dell'UA e dell'ONU durante tutti questi anni nella ricerca di una soluzione che consenta al popolo saharawi di esercitare il proprio diritto all'indipendenza.