Il segretario di Stato, Antony Blinken, ha appena ribaltato le richieste avanzate dal ministro degli Esteri marocchino, Nasser Bourita, durante una visita a Washington il 23 novembre.
Una vera battuta d'arresto per le ambizioni di Mohamed VI nel pieno della crisi diplomatica sul Sahara occidentale in cui ha trascinato due dei suoi più importanti partner europei: Spagna e Germania.
Secondo l'esclusiva del quotidiano spagnolo El Confidencial, il Segretario di Stato ha risposto al suo omologo che gli Stati Uniti approfondiranno questo progetto solo se il Marocco si siederà a negoziare con il legittimo rappresentante del popolo saharawi, il Fronte Polisario.
Va ricordato che il compito di de Mistura, l'inviato del Segretario Generale dell'ONU sul Sahara occidentale, sarà complicato dalla posizione di blocco e rifiuto dei negoziati da parte di Rabat.
Con la ripresa del conflitto armato da quando Rabat ha violato il cessate il fuoco quasi un anno fa nell'area di El Guerguerat, si combatte una battaglia in cui il Fronte Polisario non si tira indietro.
Dopo aver accumulato diverse crisi diplomatiche Rabat con la Spagna e poi con la Germania e fine con l'Algeria.
Un altro ostacolo che ha sorpreso Rabat il 29 settembre è stata la decisione del Tribunale dell'Unione Europea di annullare gli accordi di associazione e pesca con il Marocco poiché includevano i territori occupati del Sahara occidentale. La popolazione legittima non aveva dato il proprio consenso o ottenuto benefici.
Ma l'ambiguità degli Stati Uniti nella sua posizione rispetto al rapporto con il Marocco non finisce qui, al vertice che si terrà il 9 e 10 dicembre, il Marocco è stato rifiutato di partecipare dopo la richiesta di Bourita a Blinken.
In una dichiarazione, il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha espresso la sua "delusione" per le condanne dei giornalisti marocchini e per la situazione grave dei diritti umani nel Marocco e nel Sahara occidentale.
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