Il diplomatico Saharawi e rappresentante del Fronte Polisario in Europa, Oubi Buchara, ha descritto la situazione internazionale del conflitto nel Sahara occidentale.
Durante la sua presentazione alla 45a edizione di EUCOCO, il rappresentante ha presentato il lavoro svolto fino ad oggi nei cinque continenti, sottolineando che lo scenario attuale "è favorevole e invita all'ottimismo, sebbene ciò non sia una garanzia di successo".
Approfondendo questa idea, ha ritenuto "essenziale svolgere un esercizio dettagliato di pianificazione ed esecuzione, qualcosa in cui l'EUCOCO ha molto da contribuire".
Buchara ha sottolineato che "contro tutte le previsioni di alcuni ministeri degli esteri internazionali, la capacità di mantenere la strategia di logoramento da parte dell'esercito saharawi è un successo". Ha anche assicurato che "il comando militare saharawi ha una tabella di marcia molto ben definita".
Nella sessione plenaria geopolitica, il diplomatico ha evidenziato il ruolo che continua a svolgere l'Unione africana, che già nel dicembre 2020 ha agito rapidamente promuovendo un nuovo cessate il fuoco tra i due Paesi membri.
La Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) è un membro fondatore dell'UA e il suo status di Stato membro non è discutibile e l'UA agisce di conseguenza.
Per quanto riguarda l'Unione Europea, il rappresentante saharawi ha spiegato la "grande vittoria legale contro gli accordi di pesca UE-Marocco", che non solo dichiarano illegale lo sfruttamento dei fondali sahrawi, ma sanciscono anche lo status giuridico del Fronte Polisario come unico attore rappresentante del territorio.
A ciò aggiunge le crisi che ha il Marocco con Germania e Spagna, nonché le posizioni positive di diversi Paesi, evidenziando il caso della Svezia. In ogni caso Bucharaya ritiene “chiave per sostenere pressioni e denunciare il lavoro a livello di mobilitazione e comunicazione di fronte alla riluttanza dei vari governi”.
Quanto alla Spagna, ha ricordato che il Paese ha "molto da guadagnare da un Sahara indipendente, poiché lo Stato Saharawi è costruito sul rispetto del diritto internazionale e sul sostegno tra i popoli.
Al contrario, l'attuale politica di ricatto esercitata dal Marocco colpisce molto il governo e il popolo spagnolo, che "dovrebbero incoraggiare l'esecutivo della coalizione ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti della sua ex colonia.