قضية اللواء المتقاعد خالد نزار: الجزائر تأسف للقراءة الرجعية للعدالة السويسرية

La Commissione nazionale saharawi per i diritti umani (CONASADH) ha partecipato ai lavori della 66a sessione ordinaria della Commissione africana per i diritti umani e dei popoli (CADHP) in videoconferenza, insieme ad altri paesi membri dell'Unione Africana.

La Commissione africana per i diritti umani e dei popoli ( CADHP ) è un organo quasi giurisdizionale incaricato di promuovere i diritti umani in Africa. È stato creato con l'entrata in vigore, il 21 ottobre 1986, della Carta africana, adottata dall'Organizzazione per l'unità africana il 27 giugno 1981.

Il presidente della Commissione saharawi per i diritti umani, sig. Abba Lheisen, ha informato i partecipanti alla conferenza sugli sforzi compiuti dal governo saharawi fin dall'inizio della pandemia di Covid-19. 

Il presidente CONASADH ha espresso, davanti ai partecipanti, la preoccupazione della Commissione nazionale per i diritti umani Saharawi per il pericolo rappresentato dalla diffusione di Covid-19 nei territori occupati del Sahara Occidentale. In particolare per quanto riguarda la situazione dei prigionieri politici saharawi nelle carceri marocchine.

L'ONG Sahrawi avverte di una catastrofe umanitaria nel caso in cui le autorità marocchine ignorino l'appello fatto da varie organizzazioni.

La Commissione nazionale saharawi per i diritti umani ritiene lo Stato marocchino responsabile della vita e della sicurezza di tutti i prigionieri politici saharawi nelle loro carceri. 

Il Presidente di COANSADH ha sottolineato la necessità di attuare la decisione presa dal Consiglio esecutivo dell'Unione Africana ( Risoluzione EX.CL/Dec.775 (XXIII) e EX.CL / 1164 (XXV) , che richiede l'autorizzazione della Commissione africana per i diritti umani e dei popoli ad effettuare visite tecniche nei territori occupati del Sahara occidentale.