Campi profughi saharawi, 17 dicembre 2025 - In un momento cruciale per il futuro dell'autodeterminazione del popolo Sahrawi, il Presidente della Repubblica e Segretario Generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, ha voluto ribadire con forza il legame indissolubile tra le nuove generazioni e il destino della nazione.
Durante il ricevimento ufficiale della neoeletta leadership dell'Unione della Gioventù di Saguia El-Hamra e Río de Oro (UJSARIO), tenutosi martedì 16 dicembre, Ghali ha tracciato la rotta per i prossimi anni, definendo i giovani come i protagonisti delle "battaglie gemelle": la liberazione del territorio e la costruzione delle istituzioni statali.
La fiducia nelle nuove leadership:
Il Presidente ha espresso piena fiducia nei nuovi vertici dell’organizzazione giovanile, sottolineando come la loro consapevolezza politica sia l'arma più efficace per portare avanti la causa Sahrawi. Non si tratta solo di militanza, ma di una partecipazione attiva e competente alla vita sociale:
"L'organizzazione ripone la sua fiducia nei giovani non solo per il loro entusiasmo, ma per la loro capacità di essere motori di cambiamento e di contribuire in modo efficace in ogni ambito, da quello diplomatico a quello tecnico-amministrativo."
Unità contro le sfide esterne e interne:
L'analisi di Ghali non ha tralasciato le sfide del presente. In un contesto geopolitico complesso, il Presidente ha richiamato alla necessità di:
- Armonia e unità nazionale: per rispondere con compattezza alle "cospirazioni ordite contro il popolo Sahrawi".
- Fermezza morale: incaricando l'UJSARIO di guidare la lotta contro i fenomeni sociali negativi che possono indebolire il tessuto della comunità.
- Integrazione istituzionale: incoraggiando i giovani ad assumersi responsabilità dirette all'interno delle strutture dello Stato e del Fronte Polisario.
Investire nel capitale umano:
Il cuore del messaggio presidenziale è stato l'investimento sul capitale umano. Per Ghali, l'UJSARIO e le altre organizzazioni di massa non sono solo spazi di aggregazione, ma vere e proprie accademie di leadership.
Militare in questi spazi rappresenta una "preziosa opportunità" per formare individui capaci di plasmare l'opinione pubblica, strutturare la società civile e promuovere una cultura del rifiuto verso le pratiche dannose per la collettività.
L'incontro si è concluso con un forte appello alla resilienza: il futuro della causa Sahrawi, secondo la visione della presidenza, è saldamente nelle mani di una gioventù che sappia coniugare l'eredità della lotta storica con le competenze necessarie per governare il domani.
