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Nazionalità ai saharawi nati nel periodo coloniale: il Parlamento spagnolo riporta il dossier in aula per una nuova revisione



Madrid, 12 dicembre 2025 - Il recente voto del 11 dicembre 2025 nel Parlamento spagnolo ha generato un ampio dibattito, spesso interpretato erroneamente come un passo verso l’approvazione definitiva della legge sulla concessione della cittadinanza spagnola ai saharawi nati prima del 1976, quando il Sahara Occidentale era ancora amministrato dalla Spagna.

In realtà, la votazione non aveva lo scopo di approvare la legge, bensì di ritirare formalmente il dossier dalla Commissione Giustizia e riportarlo in seduta plenaria, avviando così un nuovo ciclo di esame legislativo.


Cosa significa il ritiro dalla Commissione Giustizia:

La decisione approvata rappresenta una misura procedurale, non una ratifica sostanziale.
Il dossier, bloccato da mesi nella Commissione Giustizia presieduta dal PSOE, viene ora reinserito nel percorso parlamentare ordinario per:
- avviare un nuovo dibattito politico e tecnico;
- consentire modifiche, chiarimenti e aggiornamenti giuridici;
- affrontare e correggere ambiguità normative emerse nella prima stesura;
- prevenire futuri ricorsi o contestazioni giuridiche, soprattutto in materia di diritto internazionale e rapporti con il Marocco.

In questa nuova fase, il testo potrà essere riscritto e perfezionato prima di essere nuovamente sottoposto al voto finale del Congresso dei Deputati.


Perché questa procedura è importante:

Il rinvio del dossier all’Aula non è un ostacolo, ma un passaggio necessario per:

- garantire una legge più solida, chiara e applicabile;

- assicurare la piena coerenza costituzionale e internazionale del provvedimento;

- evitare che imprecisioni giuridiche rendano la legge impugnabile o inapplicabile;

- rispondere alle richieste avanzate da più gruppi parlamentari, che chiedevano un testo più dettagliato e meno esposto a interpretazioni divergenti.

Questa operazione mira quindi a produrre un testo finale più robusto, in grado di resistere a eventuali ricorsi e di definire con precisione i diritti dei beneficiari.


Un voto di unanimità: 347 favorevoli, nessun contrario

Il risultato della votazione del 11 dicembre è stato estremamente significativo sul piano politico:

CategoriaTotaleIn aulaTelematici
Voti espressi34732918
34732918
No000
Astenuti000

Questi numeri confermano che tutto l’arco parlamentare, pur con posizioni diverse sul merito finale della legge, ha condiviso la necessità di riportare la questione all’esame del Parlamento.

Un voto unanime di questo tipo è raro e dimostra:

- l’urgenza politica di affrontare la questione;

- la necessità di uscire dallo stallo procedurale;

- la volontà di trovare una soluzione legislativa più solida e sostenibile.


Prossime tappe legislative:

Il ritorno del dossier in plenaria inaugura una nuova fase che si articolerà in:

Discussione generale del testo

- Presentazione degli emendamenti da parte dei gruppi politici

Negoziazioni tecniche e giuridiche

- Redazione della versione definitiva

- Votazione finale in aula

Secondo le proposte avanzate da Sumar e confermate da fonti parlamentari, le fasi decisive per la ratifica potrebbero svolgersi tra gennaio e febbraio 2026.


Una questione storica ancora aperta:

Il tema della nazionalità per i saharawi nati durante la presenza spagnola nel Sahara Occidentale resta profondamente legato:

- alla responsabilità storica della Spagna come ex potenza amministratrice,

- al processo internazionale di decolonizzazione incompiuta,

- ai rapporti, spesso complessi, tra Spagna, Marocco e popolo saharawi.

La nuova fase che si apre in Parlamento rappresenta dunque non solo un momento legislativo, ma anche un capitolo politico e storico di particolare rilevanza.

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