Kenitra (Marocco), 17 dicembre 2025 – Cresce l'allarme per le condizioni dei prigionieri politici saharawi nelle carceri marocchine. Secondo le ultime denunce pervenute dalla Lega per la protezione dei prigionieri saharawi (LPPS), il detenuto civile Abdullah Lakhfaouni sarebbe vittima di un grave avvelenamento all’interno del penitenziario di Kenitra.
La denuncia della famiglia:
La notizia è stata confermata dai familiari dell'uomo, i quali hanno riferito che Lakhfaouni ha manifestato i sintomi di una violenta intossicazione alimentare. Secondo la ricostruzione fornita alla Lega, il malore sarebbe la diretta conseguenza della somministrazione di cibo avariato e di una cronica negligenza degli standard igienico-sanitari all'interno della struttura detentiva.
Un quadro clinico critico e assenza di soccorsi:
Le condizioni di salute di Lakhfaouni sono descritte come preoccupanti. I familiari segnalano sintomi gravi che includono:
- Ematemesi (vomito di sangue);
- Forti vertigini e nausea persistente;
- Acuti disturbi gastrointestinali.
Ciò che rende la situazione ancora più drammatica è la denuncia della totale assenza di assistenza medica. Nonostante la gravità dei sintomi, il detenuto non avrebbe ricevuto né il primo soccorso né un monitoraggio adeguato per valutare l'entità dell'avvelenamento, configurando una possibile violazione dei diritti fondamentali alla salute e all'integrità fisica.
Il contesto delle detenzioni saharawi:
Il caso di Abdullah Lakhfaouni non è isolato, ma si inserisce in un contesto di ripetute denunce da parte delle organizzazioni internazionali e dei gruppi per i diritti umani riguardanti il trattamento dei prigionieri saharawi. La mancanza di cure mediche e le precarie condizioni alimentari sono spesso segnalate come strumenti di pressione psicologica e fisica contro i detenuti politici.
La Lega per la protezione dei prigionieri saharawi ha lanciato un appello affinché venga garantito un intervento medico immediato e siano accertate le responsabilità di quanto accaduto nel carcere di Kenitra.
