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Nuovo allarme sul saccheggio delle risorse del Sahara Occidentale



Sahara occidentale, 9 dicembre 2025 – L'Osservatorio Saharawi per il Monitoraggio delle Risorse Naturali e la Protezione dell'Ambiente (SONREP) ha lanciato un fermo atto di accusa contro il Regno del Marocco per la sua incessante politica di sfruttamento illegale delle risorse del popolo Saharawi, in aperta violazione del diritto internazionale e delle sentenze della Corte di giustizia europea (CGUE).

Violazione del diritto internazionale con nuovi progetti.

La condanna dell'Osservatorio giunge in un momento cruciale, in cui l'occupazione marocchina persiste nel concludere nuovi accordi di partenariato economico con l'Unione Europea, ignorando le chiare disposizioni legali che escludono il Sahara Occidentale dal quadro di tali accordi.

In particolare, la Presidente del SONREP, Yakouta El Mokhtar, ha espresso ad APS la sua "profonda preoccupazione" in seguito all'annuncio da parte delle autorità di occupazione di una nuova gara d'appalto per la realizzazione di una linea di trasmissione elettrica all'interno dei territori occupati.

La signora El Mokhtar ha chiarito che l'avvio di un'opera infrastrutturale di tale portata senza il consenso esplicito del popolo Saharawi, rappresentato dal Fronte Polisario, costituisce:

Una chiara violazione del diritto internazionale e dello status giuridico del territorio.

- Un rafforzamento della politica del "fatto compiuto" attraverso la creazione di infrastrutture permanenti che cementano il controllo e facilitano il continuo sfruttamento illecito delle risorse.

L'Intensificarsi delle attività illegali.

La Presidente del SONREP ha evidenziato come, negli ultimi mesi, sia stata registrata nei territori occupati una proliferazione di attività economiche prive di fondamento giuridico. Queste riguardano settori chiave come l'energia, i fosfati, la pesca e l'agricoltura, tutti integrati illegalmente nelle catene di approvvigionamento internazionali.

"Queste attività, incluso l'ultimo progetto elettrico, vengono implementate in totale contraddizione con le decisioni internazionali che richiedono il consenso del popolo Saharawi in quanto detentore della sovranità permanente sulle proprie risorse," ha ribadito la funzionaria Saharawi.

Segnali positivi dal mondo aziendale:

In un contesto correlato, la signora El Mokhtar ha espresso soddisfazione per il ritiro di numerose aziende e istituzioni internazionali dal Sahara Occidentale occupato. Tali ritiri includono organismi coinvolti nell'accreditamento e nella certificazione di prodotti e attività.

L'esempio più recente citato è quello di Aquaculture Stewardship Council (ASC), un'importante organizzazione olandese di certificazione. Secondo la Presidente, questa tendenza rappresenta un "ulteriore prova della crescente consapevolezza tra le aziende globali dei rischi legali ed etici" associati all'operare nel territorio senza rispettarne lo status giuridico internazionale.

Il SONREP accoglie con favore questi sviluppi come un passo fondamentale per rafforzare il rispetto del diritto internazionale ed evitare il coinvolgimento di istituzioni in attività che potrebbero esporle a gravi conseguenze legali e reputazionali.

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