Barcellona (Spagna), 12 dicembre 2025 – Il Collegio dei Giornalisti della Catalogna ha ospitato giovedì 11 dicembre una conferenza cruciale sugli ultimi sviluppi del conflitto nel Sahara Occidentale su tutti i fronti, riunendo esponenti diplomatici, attivisti per i diritti umani e professionisti dell'informazione.
L'incontro è stato presieduto dal Rappresentante del Fronte POLISARIO in Catalogna, Mohamed Salem Ahmed Laabeid, e moderato dalla giornalista di Radio Nacional de España, Olga Rodríguez. Hanno partecipato numerosi giornalisti accreditati, a testimonianza del crescente interesse per la questione saharawi.
Un contesto storico rilevante:
Il diplomatico saharawi, Mohamed Salem Ahmed Laabeid, ha aperto la conferenza delineando il contesto temporale di grande rilievo. Ha sottolineato che l'evento si è tenuto il giorno successivo alla Giornata mondiale della Dichiarazione universale dei diritti umani e due giorni prima del 62° anniversario della Risoluzione ONU 1514, che ribadisce il diritto dei popoli all'autodeterminazione.
Ha inoltre evidenziato come il 2025 segni il cinquantesimo anniversario dei tragici eventi che hanno segnato il popolo saharawi, tra cui l'invasione militare (31 ottobre 1975), la cosiddetta "Marcia Nera" (6 novembre 1975) e i nefasti Accordi di Madrid (14 novembre 1975).
Il Rappresentante del POLISARIO ha lanciato un appello alla stampa, denunciando che la "nobile missione dei media" e i principi etici del giornalismo sono stati ignorati da un'autorità che dovrebbe informare il pubblico della verità.
La drammatica situazione dei diritti umani nei territori occupati:
A seguire, l'attivista Hassana Duihi, in rappresentanza della società civile dei territori occupati, ha fornito una toccante testimonianza sulla tragica situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale occupato.
L'attivista ha puntato il dito contro le politiche di occupazione che causano immense sofferenze al popolo saharawi, il tutto in un contesto di "assoluto silenzio e blackout internazionale". Hassana Duihi ha denunciato come giornalisti, parlamentari e rappresentanti di sindacati e organizzazioni siano stati sistematicamente impediti ed espulsi dalle autorità di occupazione marocchine, spesso senza che i media o il governo spagnolo ne dessero notizia.
Ha inoltre presentato dati precisi su:
- Prigionieri politici saharawi.
- Persone scomparse.
- Delegazioni internazionali espulse dal 2014.
L'attivista ha concluso la sua presentazione descrivendo la brutale repressione subita dal popolo saharawi, citando come ultimo esempio l'attacco subito il giorno precedente da attivisti nella città occupata di El Aaiún, colpevoli unicamente di voler celebrare la Giornata internazionale dei diritti umani.
L'Impegno per la causa Saharawi:
La conferenza si è arricchita degli interventi del Presidente dell'Associazione Catalana di Amicizia con il Popolo Saharawi, di un rappresentante del Fondo Catalano per la Cooperazione allo Sviluppo e di diversi giornalisti presenti.
L'evento si è concluso con un atto concreto di impegno: la firma di un accordo sulle linee guida generali per l'attività mediatica, mirata a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla causa saharawi e sulla giusta lotta del popolo per la libertà e l'indipendenza. A margine della firma, è stata avviata una raccolta di adesioni per la creazione di una rete di giornalisti dedicata al Sahara Occidentale.
