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Accordo UE-Marocco: FEPEX lancia l’allarme su etichettatura e concorrenza sleale sul Sahara occidentale



Madrid (Spagna), 18 dicembre 2025 – La Federazione spagnola delle associazioni di produttori ed esportatori di frutta e verdura (FEPEX) ha rinnovato il proprio fermo monito circa le ripercussioni del recente accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Marocco. Al centro della controversia vi è l'inclusione dei prodotti ortofrutticoli provenienti dal Sahara Occidentale, una misura che, secondo la Federazione, sfida apertamente la giurisprudenza europea e minaccia la stabilità del settore agricolo continentale.

La violazione delle sentenze della Corte di Giustizia UE:

Secondo quanto dichiarato dal Comitato del settore del pomodoro di FEPEX, il nuovo accordo – attualmente in vigore in via provvisoria – ignorerebbe i principi stabiliti dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE).

Nella storica sentenza del 4 ottobre 2024, la Corte ha ribadito l'illegalità degli accordi di partenariato che includono risorse del Sahara Occidentale senza il preventivo consenso del popolo saharawi, riconoscendo formalmente il Marocco e il Sahara Occidentale come territori "separati e distinti". FEPEX sottolinea come l’intesa siglata lo scorso 2 ottobre manchi totalmente di questa condizione essenziale, ponendosi in una posizione di fragilità giuridica.

Il nodo dell’etichettatura: ambiguità a danno dei consumatori

Un punto critico sollevato dalla Federazione riguarda la modifica del Regolamento 2023/2429 sulle norme di commercializzazione. La proposta della Commissione Europea consentirebbe di etichettare i prodotti del Sahara Occidentale con denominazioni regionali quali "Dakhla–Oued Eddahab" e "Aaiun–Saguia El Hamra".

"Questa scelta impedisce la chiara indicazione del Paese di origine", denuncia FEPEX. "Si tratta di un espediente che contravviene all'obbligo di trasparenza verso i consumatori e viola le norme europee sull'etichettatura, che dovrebbero invece garantire una scelta informata."

Concorrenza sleale e impatto economico:

Oltre ai profili di illegittimità, il settore agricolo spagnolo teme una grave distorsione del mercato. L'accordo favorirebbe i produttori marocchini attraverso:

Finanziamenti UE strategici: Agevolazioni senza precedenti nei settori dell'energia, della desalinizzazione e dell'irrigazione.

Vantaggio competitivo: Una struttura di costi non comparabile con quella dei produttori europei, che devono sottostare a standard normativi e sociali molto più stringenti.

Deroghe normative: La possibilità per un Paese terzo di operare con norme semplificate rispetto agli operatori comunitari.

L’appello al Parlamento Europeo:

Alla luce di queste criticità, FEPEX ha rivolto un appello urgente al Parlamento Europeo affinché non ratifichi l'accordo nei prossimi mesi. La Federazione insiste sulla necessità di proteggere la sovranità alimentare europea e il rispetto della legalità internazionale, evitando che gli agricoltori dell'UE siano costretti a una competizione insostenibile basata su ambiguità normative.

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