Algeri, 19 settembre 2025 – La delegazione dell’Unione Europea in Algeria e il Programma Alimentare Mondiale (PAM) hanno reso omaggio all’Algeria per il ruolo determinante svolto da oltre cinquant’anni nell’accoglienza e nel sostegno dei rifugiati saharawi nei campi di Tindouf.
Durante un incontro tenutosi martedì 16 settembre ad Algeri, la rappresentante e direttrice nazionale del PAM in Algeria, Aline Rumonge, ha sottolineato che “per oltre 50 anni, l’Algeria ha dimostrato una generosità esemplare ospitando i rifugiati saharawi e per quasi 40 anni il WFP è stato al suo fianco, fornendo cibo e assistenza nutrizionale essenziali”. Rumonge ha evidenziato come oltre l’80% della popolazione saharawi dipenda esclusivamente dagli aiuti umanitari, ringraziando l’UE per la sua “partnership solida e affidabile, che garantisce finanziamenti sostenibili e migliora l’efficienza delle operazioni nei campi”.
Da parte sua, l’ambasciatore dell’UE in Algeria, Diego Mellado Pascua, ha ricordato il sostegno storico e continuativo dell’Algeria e ha annunciato lo stanziamento di un contributo europeo di circa 5 milioni di euro, destinato al secondo anno del partenariato pluriennale con il PAM. “Si tratta di un segnale importante – ha affermato il diplomatico – che dimostra l’impegno degli europei nei confronti del popolo saharawi, del diritto internazionale e del rispetto delle procedure delle Nazioni Unite”. Mellado Pascua ha inoltre ricordato che dal 2003 l’UE ha contribuito con oltre 102 milioni di euro alle operazioni del PAM in Algeria, ribadendo che si tratta di una “questione di solidarietà umana verso un popolo che vive una situazione estremamente complessa”.
Il presidente della Mezzaluna Rossa Saharawi, Yahia Bouhbini, ha colto l’occasione per lanciare un appello a tutti i donatori internazionali affinché rafforzino i loro contributi. “Il sostegno dell’Algeria è senza pari – ha dichiarato – e copre settori fondamentali come istruzione e sanità. Tuttavia, gli aiuti internazionali restano insufficienti a coprire i bisogni minimi, aggravati dall’inflazione globale post-Covid”. Bouhbini ha inoltre avvertito che la situazione nutrizionale è la più critica degli ultimi dieci anni, con il Food Consumption Score (FCS) sceso sotto la soglia di 30, un livello che indica qualità e quantità del cibo insufficienti.
L’evento è stato anche occasione per celebrare la cooperazione tra PAM e Unione Europea, attraverso ECHO, il dipartimento per gli aiuti umanitari della Commissione europea. “Il sostegno pluriennale dell’UE non è solo un aiuto finanziario, ma un impegno umano concreto – ha concluso Rumonge – capace di offrire speranza e di contrastare malattie come l’anemia, che colpiscono duramente i rifugiati”.
Con il nuovo contributo annunciato, UE e PAM confermano dunque la loro volontà di rafforzare la risposta umanitaria a favore dei rifugiati saharawi, in un contesto sempre più fragile e segnato da difficoltà alimentari crescenti.
