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Repressione all'Università Ibn Zohr: Studenti Saharawi arrestati ad Agadir



Agadir (Marocco), 27 settembre 2025 – Una nuova ondata di repressione ha colpito la comunità studentesca saharawi presso l'Università Ibn Zohr di Agadir. Le autorità marocchine hanno fermato un gruppo di studenti attivisti  saharawi in un'azione che viene descritta come una ritorsione per le loro attività pacifiche e le loro ferme posizioni politiche a sostegno del diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza.


Dettagli degli Arresti:

Secondo le segnalazioni di Equipe Media Saharawi, sette studenti attivisti saharawi sono stati arrestati martedì 23 settembre dalle forze di sicurezza marocchine in due distinte operazioni, in un contesto che i colleghi definiscono un tentativo di intimidazione e silenziamento del dissenso.

Modalità dell'Operazione: L'arresto è stato eseguito da polizia in borghese a bordo di una Renault Clio nera e un furgone della polizia. L'operazione è avvenuta all'esterno della Facoltà di Giurisprudenza di Agadir, su presunta denuncia della stessa facoltà.

Motivazioni Sospette: Le detenzioni sembrano essere una vendetta diretta per le attività degli studenti, che includono:

- Attività di solidarietà con i prigionieri politici saharawi.

- La partecipazione ai funerali di Ibrahim Sabbar, un noto difensore dei diritti umani saharawi deceduto il mese scorso.

- Attività di sensibilizzazione in favore del gruppo "Gdeim Izik", i detenuti politici saharawi in carcere da oltre 15 anni, il cui caso ha ricevuto ampio supporto internazionale, anche grazie alla campagna dell'attivista francese Claude Mangin.


Testimonianze e Identità:

Osama Bchiri, studente attivista saharawi, ha dichiarato in un'intervista telefonica a Equipe Media che gli arresti costituiscono un "palese atto di intimidazione" volto a "zittire gli attivisti".

Inizialmente, fonti studentesche hanno riportato il "rapimento" di otto persone. Successivamente, è stato chiarito che:

 - Tre dei sette studenti fermati sono stati rilasciati più tardi lo stesso giorno dopo il controllo dei loro telefoni cellulari.

Quattro studenti sono rimasti in stato di fermo presso la vicina stazione di polizia. Essi sono stati identificati come:

 - Nourdin Anaflous (secondo anno Finanziario)

El Hafed Biraman (secondo anno di Legge)

Salah Sabbar (terzo anno di Legge, figlio dell'attivista Brahim Sabbar)

Brahim Baba (terzo anno di Legge)

Secondo le stesse fonti studentesche, i fermati sono stati sottoposti a maltrattamenti e i loro telefoni sono stati confiscati, nel tentativo di "spezzare lo spirito di lotta" all'interno dell'università.


Mancanza di Chiarezza Ufficiale:

L'arresto ha ulteriormente teso i rapporti all'interno della comunità studentesca saharawi di Agadir, che interpreta l'azione come parte di una tendenza più ampia di repressione degli attivisti per l'autodeterminazione e i diritti umani nel Sahara Occidentale.

Le autorità marocchine non hanno rilasciato alcun annuncio formale riguardante le accuse mosse contro gli studenti arrestati, lasciando la vicenda avvolta nell'incertezza.

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