Lisbona (Portogallo), 27 settembre 2025 – Il Parlamento portoghese ha respinto con ampia maggioranza una proposta presentata dal partito di estrema destra Chega, che chiedeva al governo di riconoscere la presunta sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale.
Durante la sessione plenaria di venerdì, l’iniziativa ha ricevuto il solo sostegno del partito proponente, mentre i partiti PSD, PS, CDS, IL, Livre, PCP, BE e PAN hanno votato contro. L’unica astensione è arrivata dal partito JPP.
La proposta sollecitava un riconoscimento immediato della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale, in aperto contrasto con il diritto internazionale e con le risoluzioni delle Nazioni Unite, che qualificano il territorio come “non autonomo” in attesa di decolonizzazione.
Con questo voto, il Parlamento portoghese ha riaffermato con chiarezza la sua posizione: la legalità internazionale non è negoziabile. La decisione ribadisce il principio secondo cui nessuna acquisizione territoriale ottenuta con la forza può essere legittimata e che spetta esclusivamente al popolo saharawi il diritto di determinare liberamente il proprio futuro.
Il rifiuto della proposta di Chega rappresenta non solo un atto politico nazionale, ma anche un segnale forte alla comunità internazionale. Il Portogallo ha ricordato che la politica estera di uno Stato democratico deve fondarsi sul diritto, sulle risoluzioni ONU e sul rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite, e non su interessi contingenti o pressioni esterne.
La decisione, salutata come una vittoria non solo per il popolo saharawi ma anche per la legalità internazionale, costituisce un precedente importante per altri parlamenti chiamati a confrontarsi con tentativi di legittimare occupazioni illegali.
Il 26 settembre 2025 si configura dunque come una data significativa nella storia parlamentare europea: il Portogallo, con un consenso trasversale tra le sue principali forze politiche, ha ribadito che i principi non si negoziano, si difendono.
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