Johannesburg (Sudafrica), 28 luglio 2025 – Il Presidente sudafricano e leader dell'African National Congress (ANC), Cyril Ramaphosa, ha riaffermato con forza il suo incrollabile sostegno al diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi, sottolineando la solidarietà di lunga data del Sudafrica durante il suo discorso al Liberation Movements Summit. L'evento ha visto una chiara convergenza di posizioni a favore della causa saharawi, evidenziata anche nella dichiarazione finale del vertice.
Un Impegno Continentale per la Liberazione Incompiuta:
Nel suo intervento al Summit dei Movimenti di Liberazione a Kempton Park, il Presidente Ramaphosa ha contestualizzato la questione del Sahara Occidentale all'interno del più ampio processo di liberazione incompiuta dell'Africa. "La liberazione è indivisibile. Non saremo veramente liberi finché tutti non saranno liberi", ha dichiarato, sottolineando l'interconnessione tra le lotte per l'indipendenza nel continente.
Ramaphosa ha lanciato un monito energico riguardo a una "nuova corsa" che l'Africa sta affrontando, non solo per il territorio, ma anche per le sue risorse, i suoi dati, la sua popolazione e il suo futuro. Ha denunciato l'occupazione del Sahara Occidentale come parte di un attacco globale alla sovranità africana, criticando la "ri-militarizzazione" delle istituzioni globali e una diplomazia transazionale che minaccia il multilateralismo e l'unità continentale.
Secondo il Presidente, attori internazionali starebbero strumentalizzando rivendicazioni legittime delle popolazioni africane per ingerenze negli affari interni e per destabilizzare governi progressisti, inclusi quelli che sostengono la causa palestinese e quella del Sahara Occidentale. Ha descritto l'attuale ordine globale come caratterizzato da un ritorno del neocolonialismo e dell'unilateralismo, elementi che rappresentano pericoli significativi per lo sviluppo e l'indipendenza politica dell'Africa.
Verso un Ordine Mondiale Equo e Multipolare:
In questo contesto, Ramaphosa ha invocato un rinnovato impegno verso un quadro di governance globale multipolare ed equo, che rispetti la sovranità africana e la giustizia storica. "Questa è una nuova corsa per l'Africa", ha affermato, esortando i movimenti di liberazione a farsi promotori di un nuovo ordine mondiale che sia equo, inclusivo e giusto.
Allineando la posizione del Sudafrica sul Sahara Occidentale con le sue ampie critiche allo sfruttamento delle risorse e delle vulnerabilità africane da parte del sistema internazionale, Ramaphosa ha chiarito che il futuro del continente dipende intrinsecamente dalla sua unità, industrializzazione e chiarezza ideologica.
Il Presidente ha invitato i movimenti di liberazione africani ad affrontare sia il decadimento interno che le manipolazioni esterne, e ad assumere il compito storico di completare la liberazione del continente sotto il profilo economico, ideologico e territoriale. Ha concluso il suo discorso affermando: "Siamo i custodi della rivoluzione incompiuta dell'Africa".
Ampio Sostegno per la Causa Saharawi:
Il Liberation Movements Summit, ospitato dall'African National Congress (ANC), ha preso il via con la partecipazione di importanti movimenti di liberazione dall'Africa e non solo, inclusa una delegazione in rappresentanza del Fronte Polisario, guidata dal Ministro degli Esteri saharawi, Mohamed Yeslem Beisat.
Oltre al Presidente Ramaphosa, anche i Presidenti di Zimbabwe, Namibia e Mozambico, insieme al rappresentante della Tanzania, hanno sottolineato nei loro discorsi il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione. La dichiarazione finale del vertice, sottoscritta dai sei movimenti che rappresentano i partiti al potere e i movimenti di liberazione dell'Africa equatoriale, ha dedicato un paragrafo specifico alla questione del Sahara Occidentale.
Il sostegno alla causa saharawi è stato un tema centrale durante tutte le interazioni del Ministro saharawi con le delegazioni partecipanti, consolidando l'impegno africano per il completamento del processo di decolonizzazione del continente.
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