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Esplosione di mina nel Sahara Occidentale occupato: Tre feriti e appello urgente per la bonifica



Sahara occidentale, 7 luglio 2025 – Un'esplosione di mina terrestre avvenuta giovedì 3 luglio nella zona di Safia, a circa 80 chilometri da Guerguerat nella parte occupata del Sahara Occidentale, ha causato il ferimento di tre persone e la distruzione del loro veicolo a quattro ruote motrici. L'incidente ha riacceso i riflettori sulla drammatica minaccia che le mine antiuomo rappresentano per i civili nella regione.


La Costante Minaccia delle Mine Terrestri:

Diverse organizzazioni saharawi, tra cui l'Ufficio di Coordinamento per l'Azione Contro le Mine Saharawi (SMACO), l'Associazione Saharawi delle Vittime delle Mine (ASAVIM), la Squadra Femminile Saharawi per l'Azione Contro le Mine (SMAWT) e l'Associazione degli Amici del Lavoro Caritatevole - Martyr Hazem, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta. Hanno sottolineato come questo "tragico incidente ribadisca la minaccia costante rappresentata dalle mine terrestri e dai residuati bellici nei territori saharawi occupati".

Le organizzazioni hanno duramente criticato il rifiuto del Marocco, "Stato occupante", di aderire al Trattato di Ottawa, che proibisce le mine antiuomo. Hanno anche denunciato la sua reticenza nel permettere qualsiasi intervento umanitario o tecnico volto alla rimozione di queste armi indiscriminate che quotidianamente mettono a rischio la vita dei civili.


Appello alla Comunità Internazionale:

Le organizzazioni saharawi ritengono il Marocco pienamente responsabile, sia legalmente che moralmente, per la sicurezza dei civili innocenti che vivono sotto la costante minaccia delle mine antiuomo, data la persistenza nel piazzamento di tali ordigni e il suo rifiuto di conformarsi agli accordi e ai trattati internazionali pertinenti.

A tal proposito, hanno lanciato un appello pressante alla comunità internazionale, alle Nazioni Unite e agli organismi competenti per i diritti umani e la sicurezza umanitaria. Chiedono di "fare pressione sul Marocco affinché consenta la rimozione delle mine antiuomo dalle aree che occupa e segnali e identifichi le aree contaminate per garantire la sicurezza della popolazione civile, nonché di fornire supporto medico e psicologico alle vittime delle mine e di avviare ampie campagne di sensibilizzazione nelle aree minacciate".


Sforzi e Sfide nella Bonifica:

Nonostante le risorse limitate, le organizzazioni hanno elogiato gli sforzi considerevoli compiuti dal governo saharawi, in collaborazione con le Nazioni Unite e i partner internazionali, nel campo della bonifica delle mine nei territori liberati.

Il Sahara Occidentale è purtroppo considerato una delle aree più contaminate da mine antiuomo e residuati bellici a livello globale. Si stima la presenza di circa 10 milioni di mine antiuomo, migliaia di bombe a grappolo e munizioni inesplose disseminate casualmente in varie zone, in particolare lungo il muro militare marocchino. Quest'ultimo detiene il triste primato di essere il campo minato continuo più lungo del mondo. A causa di questi ordigni, si contano oltre 6.000 vittime.

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