Mostaganem (Algeria), 10 luglio 2025 – Si è concluso mercoledì 9 luglio a Mostaganem, con una partecipata cerimonia ufficiale, il Festival di solidarietà con le donne saharawi, svoltosi sotto lo slogan “Memoria, lotta e identità”. L’evento, della durata di quattro giorni, ha rappresentato un’importante piattaforma di scambio culturale, formazione civica e mobilitazione solidale, rafforzando il legame storico e politico tra Algeria e Sahara Occidentale.
Un impegno radicato nei valori della Rivoluzione:
Il Festival ha coinciso simbolicamente con il 63° anniversario dell’Indipendenza dell’Algeria e la Giornata della Gioventù, rafforzando il messaggio che la solidarietà con la causa saharawi è parte integrante del patrimonio rivoluzionario e identitario dell’Algeria.
Nel suo intervento, il Ministro della Cultura Saharawi Moussa Salma Laabid ha evidenziato che la partecipazione al festival “non è una semplice adesione formale, ma il prolungamento di una storia comune di lotta e dignità”. Ha sottolineato che “l’Algeria non è mai stata neutrale quando si tratta di giustizia: non svende la propria storia, non tradisce i suoi martiri, ma continua a portare alta la fiaccola della liberazione.”
Il Ministro ha inoltre celebrato il ruolo delle donne saharawi come “pilastri della resistenza e guardiane della memoria collettiva”, affermando che la cultura, l’arte e la società civile sono strumenti essenziali per preservare l’identità e per portare la causa saharawi nella coscienza dei popoli liberi.
Una partecipazione ampia e rappresentativa:
Alla cerimonia di chiusura hanno preso parte circa 400 donne saharawi provenienti dai campi profughi e dai territori occupati, rappresentanti di istituzioni pubbliche, movimenti sociali e del Fronte Polisario. Presenti anche la delegazione ufficiale saharawi, la dott.ssa Ibtissam Hamlaoui, presidente dell'Osservatorio nazionale algerino per la società civile, e il segretario generale della Wilaya di Mostaganem, insieme a personalità della società civile algerina e a studenti universitari.
Farouk Belmakhfi, segretario generale della Libera Unione Generale degli Studenti, ha definito il festival un’opportunità per “rinnovare l’impegno ai valori della Rivoluzione del 1° Novembre”, esprimendo gratitudine per l’impeccabile organizzazione curata dall’università Abdelhamid Ben Badis e dalla direzione della provincia di Mostaganem.
Le donne saharawi: tra simbolo e azione
Nel suo discorso conclusivo, la dott.ssa Hamlaoui ha ribadito che le donne saharawi non sono solo un simbolo della lotta di liberazione, ma “la memoria vivente della resistenza e l’identità di un popolo che non rinuncia al suo diritto all’autodeterminazione”. Ha inoltre sottolineato l’importanza della formazione civica e del ruolo dei media e dei workshop come strumenti per costruire una generazione capace di trasmettere la verità saharawi con linguaggio moderno e spirito incrollabile.
Durante l’evento, sono stati consegnati attestati di riconoscenza a diverse organizzazioni partner che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa, rafforzando il tessuto di cooperazione e solidarietà tra Algeria e Sahara Occidentale.
L’evento ha confermato ancora una volta che l’Algeria resta una voce lucida e coerente nel panorama internazionale, una nazione che difende le cause giuste e coltiva, nelle sue istituzioni e nella sua società civile, il seme della solidarietà, della giustizia e della dignità dei popoli.
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