Madrid, 22 gennaio 2025 - Il gruppo parlamentare Sumar ha presentato interrogazioni scritte al Congresso dei Deputati per chiedere spiegazioni al governo spagnolo in merito a due questioni strettamente connesse e fonte di crescente preoccupazione: l'espulsione di tre cittadini spagnoli dalla città di Dakhla, nel Sahara Occidentale occupato dal Marocco, e l'avvio di una rotta aerea diretta tra Madrid e la città contesa, operata dalla compagnia aerea Ryanair. Entrambi gli eventi sollevano seri interrogativi sulla situazione dei diritti umani, della libertà di stampa e del riconoscimento internazionale del territorio.
L'incidente di espulsione ha coinvolto due attivisti del CEAS-Sahara e il giornalista José Carmona, del quotidiano Público, mentre si trovavano a Dakhla per una missione di osservazione. La loro espulsione da parte delle autorità marocchine è avvenuta in un contesto reso ancor più controverso dall'inaugurazione della nuova rotta aerea Ryanair, considerata da molti un atto di normalizzazione dell'occupazione marocchina del Sahara Occidentale.
I deputati Tesh Sidi (Más Madrid) ed Enrique Santiago (Izquierda Unida), membri di Sumar, si sono fatti portavoce delle preoccupazioni, presentando formalmente le interrogazioni al Congresso. Tesh Sidi ha posto l'accento sulle numerose violazioni dei diritti umani documentate nella regione, sollecitando il governo ad adottare misure concrete a tutela della libertà di stampa, dei diritti umani e, soprattutto, del diritto all'autodeterminazione del popolo Sahrawi. Un punto cruciale delle sue domande riguarda il possibile coinvolgimento della società pubblica Enaire, ente dipendente dal Ministero dei Trasporti spagnolo, nel controllo dello spazio aereo del Sahara Occidentale, un aspetto che necessita di chiarimenti.
Enrique Santiago, dal canto suo, ha chiesto all'Esecutivo di esprimersi in merito alle denunce presentate da diverse ONG riguardo le persistenti violazioni dei diritti umani nei territori occupati. Ha inoltre sollevato la questione della limitata efficacia della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO), la cui capacità di intervento è spesso ostacolata. Un ulteriore elemento di critica da parte di Santiago riguarda la posizione del governo rispetto all'apertura di rotte aeree verso le città sahrawi occupate, un’azione che definisce una forma di "complicità con il regime marocchino".
Le interrogazioni presentate da Sumar rappresentano una delle prime reazioni politiche concrete a seguito dell'espulsione dei tre cittadini spagnoli e riaprono con forza il dibattito sulla complessa situazione del Sahara Occidentale. Le risposte che il governo fornirà per iscritto saranno fondamentali per chiarire la sua posizione ufficiale in merito alle accuse di violazioni dei diritti umani e alla controversa normalizzazione dei collegamenti con un territorio il cui status giuridico internazionale rimane irrisolto. Queste risposte saranno determinanti per valutare l'effettivo impegno del governo spagnolo nella tutela dei diritti umani e del diritto all'autodeterminazione del popolo Sahrawi.