Campi profughi saharawi, 19 dicembre 2024 - Il Fronte Polisario, in una vibrante dichiarazione a conclusione dei lavori dell'Ufficio permanente della Segreteria nazionale, ha ribadito con fermezza la determinazione del popolo saharawi a proseguire la lotta per l'autodeterminazione. Presieduto dal Presidente della Repubblica e Segretario generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, l'incontro ha celebrato la resistenza eroica di un popolo che, da decenni, sfida l'occupazione marocchina e il tentativo di imporre uno status quo inaccettabile.
"La lotta armata continua a essere un pilastro fondamentale della nostra resistenza", ha affermato Ghali, sottolineando le coraggiose azioni dell'Esercito Popolare di Liberazione Saharawi contro le forze occupanti trincerate dietro il muro della vergogna. "I nostri combattenti, con il loro sacrificio, dimostrano al mondo intero la nostra volontà di libertà".
La dichiarazione ha rivolto un caloroso tributo alla fermezza dei saharawi nei territori occupati, che affrontano quotidianamente repressioni, restrizioni e confische. Una solidarietà particolare è stata espressa nei confronti dei prigionieri politici, in primo luogo quelli di Gdeim Izik, simbolo della lotta per la giustizia.
L'Ufficio permanente ha inoltre sottolineato l'attiva partecipazione della Repubblica Saharawi alla scena internazionale, evidenziando la recente partecipazione a importanti eventi africani come la sessione straordinaria del Consiglio dei ministri degli esteri africani e la Conferenza dei ministri africani dell'istruzione. La comunità internazionale, e in particolare l'Unione Europea, è stata chiamata a rispettare le decisioni della Corte di giustizia europea e a sostenere il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione.
"Esprimiamo la nostra profonda gratitudine all'Algeria, al suo governo e al suo popolo, guidati dal presidente Abdelmadjid Tebboune", ha concluso Ghali. "Il loro sostegno incondizionato è un faro di speranza per noi e una conferma che la nostra giusta causa trova sempre più eco nel mondo".