Madrid, 7 dicembre 2024 - La FIFA ha infranto le speranze del Marocco di utilizzare la Coppa del Mondo per legittimare il suo controllo sul Sahara Occidentale, respingendo nuovamente la mappa territoriale proposta da Rabat.
In un duro colpo per le ambizioni marocchine, l'organo di governo mondiale del calcio ha rifiutato di riconoscere la mappa presentata dal Marocco, che includeva il Sahara Occidentale occupato come parte integrante del suo territorio. La FIFA ha invece optato per la mappa riconosciuta a livello internazionale, rispettando le risoluzioni delle Nazioni Unite che considerano il Sahara Occidentale un territorio non autonomo.
Questa decisione, la seconda del genere in pochi mesi, sottolinea la determinazione della FIFA di attenersi al diritto internazionale e di non farsi strumentalizzare per scopi politici. La scelta di non riconoscere la mappa marocchina è stata motivata dalla necessità di rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite e di evitare di inficiare la neutralità dello sport.
La decisione della FIFA ha suscitato forti reazioni in Marocco, dove il governo ha condannato questa scelta come un'ingerenza nelle sue affari interni. Tuttavia, la comunità internazionale ha accolto con favore la posizione della FIFA, sottolineando l'importanza di rispettare il diritto internazionale e il principio di autodeterminazione dei popoli.
Questa vicenda evidenzia come lo sport possa essere utilizzato come strumento politico e come sia fondamentale che le organizzazioni sportive internazionali agiscano in modo responsabile e imparziale. La decisione della FIFA rappresenta un importante precedente e potrebbe avere ripercussioni significative sulla gestione di future controversie territoriali.
