New York, 19 dicembre 2024 - Nel 64° anniversario della storica risoluzione 1514 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha proclamato la fine del colonialismo e il diritto inalienabile di tutti i popoli all'autodeterminazione, il Fronte Polisario ha ribadito il suo appello per l'immediato completamento del processo di decolonizzazione nel Sahara Occidentale.
Una lotta prolungata:
Nonostante l'impegno dell'ONU per la decolonizzazione, il Sahara Occidentale rimane l'ultima colonia in Africa, occupata dal Marocco dal 1975. Il Fronte Polisario, che rappresenta il popolo saharawi, ha sostenuto instancabilmente il loro diritto all'autodeterminazione attraverso un referendum supervisionato dall'ONU.
L'occupazione del Sahara Occidentale da parte del Marocco è stata ripetutamente condannata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Risoluzioni come la 34/37 e la 35/19 hanno esplicitamente condannato l'occupazione del Marocco e riaffermato il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione.
Conflitto rinnovato e inazione internazionale:
La fragile pace nel Sahara Occidentale è stata infranta nel novembre 2020 quando il Marocco ha lanciato una nuova offensiva, violando il cessate il fuoco mediato dall'ONU del 1991. Questo atto di aggressione ha costretto il popolo saharawi a riprendere la lotta armata per la liberazione.
Il Fronte Polisario ha accusato la comunità internazionale, in particolare l'ONU, di non aver ritenuto il Marocco responsabile delle sue azioni e di aver consentito la sua continua occupazione. Il Fronte ha chiesto all'ONU di rivitalizzare la missione MINURSO e di garantire che il popolo saharawi sia finalmente in grado di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione.