Sahara occidentale, 18 dicembre 2024 - Un'escalation di violenza contro la libertà di stampa scuote il Sahara Occidentale occupato. Le autorità marocchine d'occupazione hanno intensificato la loro repressione nei confronti dei giornalisti saharawi, colpendo duramente la piattaforma online "12 ottobre".
Basata a Laayoune, la piattaforma è diventata un punto di riferimento per la diffusione di notizie indipendenti e critiche nei confronti dell'occupazione marocchina. Tuttavia, negli ultimi giorni i suoi amministratori sono stati sottoposti a una stretta sorveglianza e privati dell'accesso a Internet, mentre il sito web è stato ripetutamente bloccato.
Una strategia di soffocamento:
Attraverso queste azioni, il Marocco mira a silenziare le voci dissidenti e a impedire la diffusione di informazioni veritiere sulla situazione nel territorio occupato. La manipolazione del servizio Internet, con frequenti interruzioni e limitazioni della banda, è un'altra arma utilizzata dalle autorità marocchine per ostacolare il lavoro dei giornalisti saharawi.
Un appello alla comunità internazionale:
Di fronte a queste gravi violazioni dei diritti umani e della libertà di stampa, i responsabili della piattaforma "12 ottobre" hanno lanciato un accorato appello alla comunità internazionale e alle organizzazioni per i diritti umani. Essi chiedono di condannare fermamente le azioni repressive del Marocco e di esercitare pressioni affinché venga garantita la libertà di espressione nel Sahara Occidentale.
Un crimine contro l'informazione:
La censura e la persecuzione dei giornalisti saharawi rappresentano una grave violazione delle leggi internazionali e un attacco alla democrazia. È fondamentale che la comunità internazionale non rimanga indifferente di fronte a queste violazioni e si schieri a fianco del popolo saharawi nella sua legittima lotta per l'autodeterminazione.
