Bruxelles, 13 dicembre 2024 - La Conferenza Internazionale dei Giuristi per il Sahara Occidentale, tenutasi il 9 e 10 dicembre 2024 presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, ha ribadito con forza il diritto inalienabile del popolo Saharawi all'autodeterminazione, quale conclusione imprescindibile del processo di decolonizzazione del Sahara Occidentale. La conferenza ha delineato una chiara analisi giuridica e politica della situazione, condannando l'occupazione marocchina e sollecitando un'azione internazionale più incisiva.
L'Occupazione Marocchina e il Diritto Internazionale:
La Conferenza ha denunciato la presenza del Marocco nel Sahara Occidentale come una potenza occupante che utilizza la violenza per consolidare il suo controllo, in flagrante violazione della norma imperativa erga omnes che vieta l'acquisizione di territori con la forza. Le sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), in particolare quella dello storico 4 ottobre, che ribadiscono la nullità degli accordi di pesca e agricoltura tra UE e Marocco, confermano, in linea con il Diritto Internazionale, che il Sahara Occidentale non è territorio marocchino. Di conseguenza, l'occupazione marocchina costituisce una violazione del diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi e configura un crimine internazionale con conseguenze legali per il Marocco, la Spagna, l'UE e la comunità internazionale.
Obblighi degli Stati e Responsabilità Internazionali:
La Conferenza ha sottolineato gli obblighi che incombono alla Spagna, all'UE e agli altri Stati in relazione all'occupazione del Sahara Occidentale da parte del Marocco:
- Non riconoscimento della sovranità marocchina: Gli Stati devono astenersi dal riconoscere la sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale.
- Non cooperazione con l'occupazione: Gli Stati non devono fornire aiuto o cooperazione al Marocco in politiche che ne consolidino l'occupazione.
- Distinzione territoriale: Nelle loro relazioni con il Marocco, gli Stati devono operare una netta distinzione tra il territorio marocchino e il territorio del Sahara Occidentale.
- Divieto di alterazioni strutturali e demografiche: Gli Stati non devono collaborare con il Marocco in azioni che mirino ad alterare la struttura del territorio o a modificarne la composizione demografica.
Rappresentanza Saharawi e Sovranità sulle Risorse:
La Conferenza ha riaffermato che il Fronte Polisario è il legittimo rappresentante del popolo Saharawi, ribadendone la capacità e la legittimità giuridica di agire in difesa dei suoi diritti presso i tribunali internazionali. Inoltre, è stata riconosciuta la sovranità permanente del popolo Saharawi sulle proprie risorse naturali, con il diritto di esprimere la propria volontà in merito attraverso il suo legittimo rappresentante, il Fronte Polisario.
Crimini e Violazioni dei Diritti Umani:
La Conferenza ha denunciato con fermezza la commissione di crimini di guerra e violazioni del diritto umanitario da parte della potenza occupante nei confronti del popolo Saharawi, tra cui:
- Trasferimenti di popolazione.
- Persecuzione e incarcerazione di difensori dei diritti umani Saharawi.
- Regime di apartheid.
- Guerra economica e armata.
La passività e il silenzio dell'Unione Europea di fronte a tali crimini sono stati considerati una forma di complicità, poiché tale atteggiamento permissivo facilita il consolidamento dell'occupazione illegale. La Conferenza ha ribadito l'obbligatorietà del diritto umanitario per l'occupante e la necessità di esigerne la rigorosa osservanza.
Richieste e Solidarietà:
La Conferenza ha richiesto:
- L'immediata liberazione dei prigionieri politici e di coscienza Saharawi detenuti nelle carceri marocchine, in particolare i prigionieri di Gdeim Izik, privati della libertà da oltre 14 anni.
- Il pieno riconoscimento del ruolo essenziale delle donne nel consolidamento dello Stato Saharawi e nella resistenza all'occupazione.
- La fine del blocco dell'informazione sul Sahara Occidentale, che favorisce l'impunità dell'occupazione marocchina.
La Conferenza ha inoltre espresso solidarietà al popolo palestinese per il genocidio in corso e ha evidenziato le analogie giuridiche tra la situazione del popolo palestinese e quella del popolo Saharawi.
Prospettive Future e Sostegno:
La Conferenza ha riconosciuto il ruolo cruciale delle sentenze della CGUE nell'aprire un nuovo quadro d'azione. Ha sottolineato l'importanza del consenso del popolo Saharawi, espresso attraverso il Fronte Polisario, per qualsiasi relazione commerciale o economica dell'UE con le risorse naturali del Sahara Occidentale. Infine, ha ringraziato i gruppi SINISTRA e VERDI del Parlamento Europeo per il loro sostegno e per l'impegno a effettuare una missione di verifica nei territori occupati del Sahara Occidentale nel corso del prossimo anno. Un commosso ricordo è stato dedicato all'Avv. Gilles Devers per il suo instancabile impegno a difesa dei diritti del popolo Saharawi.