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Corte di giustizia UE: una sentenza storica per l'autodeterminazione del popolo saharawi


Lussemburgo, 8 ottobre 2024 Una vittoria storica per il popolo saharawi. Così il gruppo dell'Alleanza Libera Europea (ALE) al Parlamento europeo ha definito la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) che ha annullato gli accordi commerciali tra l'UE e il Marocco riguardanti la pesca e i prodotti agricoli.

La Corte ha stabilito che questi accordi, stipulati nel 2019, sono stati conclusi in violazione del diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi, sottolineando l'assenza di un consenso libero e informato da parte della popolazione del Sahara Occidentale.

In particolare, la CGUE ha rilevato che le consultazioni effettuate nel territorio occupato non possono essere considerate valide, in quanto non hanno coinvolto l'intera popolazione saharawi, dispersa a causa del conflitto e dell'occupazione marocchina.

"Questa sentenza è un punto di svolta", ha dichiarato l'eurodeputata Ana Miranda, membro dell'ALE. "Riconoscere che il popolo del Sahara Occidentale non ha acconsentito a questi accordi significa affermare il principio fondamentale dell'autodeterminazione dei popoli e aprire la strada a una nuova era nelle relazioni tra l'UE e il Marocco".

L'ALE ha da sempre sostenuto l'illegalità di questi accordi, denunciando come essi servissero esclusivamente gli interessi del Marocco a discapito dei legittimi proprietari delle risorse del Sahara Occidentale. La sentenza della CGUE conferma la fondatezza di queste posizioni e rappresenta un duro colpo alla politica marocchina di occupazione e sfruttamento del territorio saharawi.

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