Dili (Timor Est) - 2 settembre 2024 - In occasione del 25° anniversario del referendum per l'autodeterminazione di Timor Est, il Presidente della Repubblica e Segretario Generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, ha avuto un incontro significativo con António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Durante l'incontro, il Presidente Ghali ha espresso le sue congratulazioni al Sig. Guterres per l'onore conferito dal popolo e dal governo timorese, riconoscendo la cittadinanza onoraria ottenuta dal Segretario Generale per il suo ruolo cruciale nel completare il processo di decolonizzazione di Timor Est, all'epoca in cui era Primo Ministro del Portogallo.
Il Presidente Ghali ha poi sottolineato la stretta correlazione tra le vicende di Timor Est e quella del Sahara Occidentale, evidenziando come entrambe le situazioni condividano una comune base giuridica e storica. Tuttavia, ha lamentato che, a differenza del popolo timorese che ha potuto esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione venticinque anni fa, il popolo saharawi attende ancora la possibilità di scegliere liberamente il proprio destino.
Durante i colloqui, Ghali ha posto l'accento sugli ultimi sviluppi della causa saharawi, con particolare attenzione alla critica situazione nei territori occupati del Sahara Occidentale, segnata dalla demolizione delle abitazioni dei cittadini saharawi e dal sequestro delle loro terre, il tutto sotto un rigido blocco militare.
Il Presidente ha richiamato l'importanza del ruolo della missione MINURSO, sollecitando l'intervento delle Nazioni Unite per denunciare le gravi violazioni dei diritti umani, proteggere i civili disarmati e fermare il saccheggio delle risorse naturali della regione, che è sotto la diretta responsabilità dell'organismo internazionale.
In risposta, António Guterres ha espresso il suo apprezzamento per le congratulazioni ricevute e ha riaffermato il suo impegno a lavorare con determinazione per raggiungere una soluzione pacifica al conflitto nel Sahara Occidentale, in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite, affinché il popolo saharawi possa finalmente esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione.