Secondo il ministro saharawi, "l'unico contributo del Marocco alle ambizioni africane si traduce in un'immagine regressiva del continente, segnata dalla corruzione, dalle tangenti e dalla violazione della carta fondativa dell'Unione Africana".
Sidati ha inoltre citato la recente riunione del TICAD (Tokyo International Conference on African Development) come prova del fallimento delle politiche marocchine, sottolineando che il Marocco ha subito sconfitte non solo in Mozambico, Tunisia e Giappone, ma anche in altri consessi internazionali. La dichiarazione finale della conferenza, che riafferma il diritto di tutti gli stati membri dell'Unione Africana a partecipare a tali eventi, ha ulteriormente dimostrato l'isolamento diplomatico del Marocco.
Nel corso della conferenza stampa, il ministro ha evidenziato come tutti i partecipanti al TICAD abbiano riconosciuto le tattiche di "bullismo, spionaggio e corruzione" adottate dal Marocco nella sua politica estera. Ha affermato che, dalla sua adesione all'Unione Africana, il Marocco ha rappresentato solo un "ritratto arretrato dell'Africa", associato a pratiche di corruzione e violenza.
Sidati ha poi accusato il Marocco di distorcere i fatti e manipolare la realtà attraverso una strategia di disinformazione e sensazionalismo mediatico, al fine di minimizzare l'impatto delle sconfitte diplomatiche e confondere l'opinione pubblica. In particolare, ha citato una recente propaganda marocchina che afferma falsamente che alla Repubblica Saharawi sarà negata la partecipazione a un incontro con la Cina, precisando che l'incontro è un forum organizzato dalla Cina con alcuni paesi africani, e non un evento di partenariato tra la Cina e l'Unione Africana.