Brasilia (Brasile), 29 agosto 2024 - Oltre un centinaio di personalità di spicco provenienti da tutta l'America Latina e da altre parti del mondo hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, esortando il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, a rivedere la posizione del Brasile sul Sahara Occidentale, alla luce della recente visita del ministro degli Esteri, Mauro Vieira, in Marocco.
Il documento è stato reso pubblico in risposta alla dichiarazione del ministro Vieira, in cui il Brasile ha sorprendentemente espresso un allineamento con la posizione marocchina riguardo al conflitto di decolonizzazione del Sahara Occidentale, una mossa che ha suscitato preoccupazione tra i firmatari.
Dichiarazione Pubblica Internazionale al Presidente Lula:
Signor Presidente della Repubblica Federativa del Brasile,
Compagno Luiz Inácio Lula da Silva,
Con grande sorpresa abbiamo appreso della dichiarazione congiunta rilasciata dai ministeri degli Esteri di Brasile e Marocco, in seguito alla visita del Ministro Mauro Vieira a Rabat il 7 giugno 2024. In essa, il capo della diplomazia brasiliana annuncia un grave allineamento del Brasile alla posizione del Marocco nel conflitto di decolonizzazione del Sahara Occidentale.
Riteniamo che la posizione espressa dal Ministro Mauro Vieira sia ingiusta, insostenibile sia giuridicamente che politicamente, e contraria ai principi morali.
Riflessioni Giuridiche e Politiche:
Dal punto di vista del diritto internazionale, la comunità internazionale, comprese le Nazioni Unite, l'Unione Africana, il Movimento dei Paesi Non Allineati, la Corte Internazionale di Giustizia e la Corte Africana dei Diritti dell'Uomo e dei Popoli, non riconosce la sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale. La Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito nel 1975 che il Sahara Occidentale non ha mai fatto parte del Marocco prima della colonizzazione spagnola, e la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha confermato nel 2016 che il Marocco e il Sahara Occidentale sono territori distinti e separati.
Dal 1963, la questione del Sahara Occidentale è classificata come un problema di decolonizzazione. Tuttavia, dal 1991, il Marocco ha bloccato il Referendum di Autodeterminazione previsto dagli accordi firmati con il Fronte POLISARIO sotto l'egida dell'ONU e dell'Organizzazione dell'Unione Africana, dopo 16 anni di conflitto armato.
Considerazioni Morali:
Il sostegno del Brasile a un regime monarchico oppressivo come quello del Marocco è diametralmente opposto ai valori democratici e progressisti che caratterizzano il Brasile. Tale sostegno contrasta con gli sforzi internazionali per garantire la decolonizzazione del Sahara Occidentale e rappresenta un tradimento degli ideali storici del Partito dei Lavoratori Brasiliani e del presidente Lula.
Richiesta di Rettifica:
Noi, firmatari di questa dichiarazione, ci rivolgiamo rispettosamente al presidente Lula e al Partito dei Lavoratori, chiedendo un intervento per rettificare la posizione del Brasile e per stabilire relazioni diplomatiche con la Repubblica Saharawi. Invitiamo il Brasile a svolgere un ruolo attivo in difesa del diritto internazionale e del diritto all'autodeterminazione del popolo sahrawi, sostenendo la sua giusta causa, così come ha fatto in passato per il popolo palestinese.
Crediamo fermamente che il Brasile possa e debba contribuire a fare pressione sul Marocco affinché ponga fine alla sua occupazione illegale del Sahara Occidentale, alla repressione del popolo sahrawi e al saccheggio delle sue risorse naturali. La causa sahrawi, guidata dal Fronte POLISARIO e dalla Repubblica Araba Saharawi Democratica (SADR), membro fondatore dell'Unione Africana, è una causa di giustizia, autodeterminazione e decolonizzazione.