Sesto Fiorentino (Italia), 31 agosto 2024 - Domenica 1 settembre, Sesto Fiorentino celebrerà un anniversario speciale: quarant'anni di gemellaggio con la città saharawi di Mahbes. Un legame che, nato nel 1984, ha radicato nella comunità sestese un profondo senso di solidarietà e impegno per la causa del popolo saharawi.
Un'amicizia storica:
Alle 12:15, nel cuore del Palazzo comunale, il sindaco Lorenzo Falchi e la rappresentante del Polisario in Italia Fatima Mahfud rinnoveranno il patto di gemellaggio, siglato nel 1984 da Elio Marini e Haumed Mohamed Fadel. Un momento solenne che ha ribadito l'impegno di Sesto Fiorentino a sostenere il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi.
"Il legame con il popolo saharawi è parte integrante della nostra storia e della nostra identità", ha sottolineato il sindaco Falchi. "Per quarant'anni, la nostra città ha dimostrato un impegno costante e concreto, grazie al lavoro di associazioni come Ban Slout Larbi e di tanti cittadini".
Una storia di ingiustizia e resistenza:
La storia del popolo saharawi è una storia di lotta per la libertà e la giustizia. L'occupazione del Sahara Occidentale da parte del Marocco, iniziata negli anni '75, ha costretto migliaia di saharawi a fuggire nei campi profughi algerini. Nonostante le difficoltà, il popolo saharawi non ha mai smesso di lottare per il proprio diritto a un futuro indipendente.
"Quella dei saharawi è la storia di un'ingiustizia inaccettabile", ha proseguito Falchi. "Un'ingiustizia che, come dimostrano le recenti inchieste sul Parlamento europeo, è alimentata da interessi economici che mettono in secondo piano i diritti umani. È nostro dovere continuare a denunciare questa situazione e a sostenere il popolo saharawi nella sua giusta causa".
Un esempio per l'Italia e l'Europa:
Il gemellaggio tra Sesto Fiorentino e Mahbes è stato un pioniere in Italia. Negli anni, decine di altri comuni italiani hanno seguito l'esempio di Sesto, stringendo legami di solidarietà con il popolo saharawi.
"Il rinnovo di questo patto è un segnale forte", ha concluso Falchi. "Un segnale che dimostra che la solidarietà, l'amicizia tra i popoli e la lotta per la giustizia sono valori ancora attuali. In un mondo sempre più diviso, l'esempio di Sesto Fiorentino ci insegna che è possibile costruire un futuro migliore, basato sulla cooperazione e sul rispetto dei diritti umani".