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Il paradosso marocchino: un documento segreto svela il riconoscimento della Repubblica Saharawi


Sahara occidentale, 27 agosto 2024 - In un atto che evidenzia le profonde contraddizioni della politica marocchina, un regio decreto firmato da Mohammed VI e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Marocco il 31 gennaio 2017, riconosce formalmente Brahim Gali come presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD). Questo riconoscimento è documentato nell'ambito dell'accettazione dell'Atto Costitutivo dell'Unione Africana (UA), che include la RASD come Stato membro.

Nonostante questo riconoscimento ufficiale, il Marocco continua a sostenere pubblicamente che la Repubblica Saharawi non sia uno Stato legittimo, cercando di escluderla dagli incontri internazionali. Un esempio recente di questa tensione è stato l'attacco fisico subito dall'ambasciatore sahrawi presso l'UA, Laman Baali, durante la riunione preparatoria del vertice TICAD in Giappone, a opera di un delegato marocchino. 

L'attacco, diretto da Mohamed Arrouchi, ambasciatore marocchino ad Addis Abeba, rappresenta una grave violazione delle norme diplomatiche e un tentativo palese di minare la legittimità della RASD. Questo comportamento contraddice il riconoscimento formale dell'esistenza della Repubblica Saharawi, evidenziando l'incoerenza della strategia diplomatica del Marocco.

L'episodio mette in luce la complessa relazione tra il Marocco e la RASD, in cui riconoscimenti ufficiali si scontrano con azioni aggressive e tentativi di delegittimazione sulla scena internazionale. Tuttavia, la ratifica dell'Atto Costitutivo dell'UA da parte del Marocco nel 2017, che riconosce la RASD come Stato membro, resta un fatto incontrovertibile che continua a pesare sulle dinamiche diplomatiche del Regno.




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