Sahara occidentale, 27 agosto 2024 - Nonostante i continui tentativi del Marocco di bloccare la partecipazione della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) agli eventi internazionali, il paese ha formalmente riconosciuto l'esistenza di questa nazione in diverse occasioni, come recentemente evidenziato dal quotidiano spagnolo El Independiente. Questo riconoscimento, spesso contraddittorio, mette in luce le complessità del rapporto tra Marocco e RASD sulla scena internazionale.
Riconoscimenti Pubblici e Contraddizioni Diplomatiche:
In un articolo intitolato "Quando il Marocco riconobbe la Repubblica Saharawi", il quotidiano madrileno analizza l'ultimo fallimento diplomatico del Marocco durante la IX Conferenza Internazionale di Tokyo sullo Sviluppo Africano (TICAD), tenutasi in Giappone lo scorso fine settimana. Nonostante gli sforzi di un delegato marocchino per escludere il rappresentante sahrawi, gli organizzatori dell'evento hanno confermato il diritto di tutti i membri dell'Unione Africana (UA), compresa la RASD, a partecipare.
L'episodio ha causato la sospensione temporanea della riunione preparatoria a causa della controversia tra le due delegazioni, ma la dichiarazione finale del TICAD ha ribadito la legittimità della partecipazione della RASD, confermata anche da immagini del rappresentante sahrawi presenti nelle sessioni di chiusura, diffuse dal Ministero degli Affari Esteri giapponese.
Un Riconoscimento Formale nel 2017:
Contrariamente ai recenti tentativi di esclusione, il Marocco ha riconosciuto formalmente l'esistenza della RASD in passato. Nel 2017, il regime di Mohammed VI accettò la RASD come membro dell'Unione Africana come condizione per il proprio rientro nell'organizzazione, dalla quale si era ritirato nel 1984 in segno di protesta contro l'ammissione della RASD. Questo riconoscimento è documentato ufficialmente nella Gazzetta Ufficiale del Marocco, dove si menziona il "presidente della RASD" tra i membri dell'UA.
Il riconoscimento della RASD non è un fatto isolato. Anche Hassan II, padre dell'attuale re Mohammed VI, implicitamente riconobbe la RASD nel 1989, quando accettò un referendum di autodeterminazione per risolvere la questione sahrawi, cercando una soluzione pacifica alla disputa territoriale.
Implicazioni della Posizione del Marocco:
Il riconoscimento formale della RASD, sia nel passato che nel presente, mette in evidenza le tensioni e le contraddizioni nella strategia diplomatica del Marocco. Mentre il paese mantiene un controllo effettivo sul Sahara Occidentale, considerato dall’ONU un territorio non autonomo in attesa di decolonizzazione, ha dovuto riconoscere l’esistenza della RASD in vari forum internazionali, anche a causa delle condizioni imposte dall’UA e da altri attori multilaterali.
Questo scenario sottolinea che la questione sahrawi rappresenta ancora l'ultimo conflitto di decolonizzazione pendente in Africa, con importanti implicazioni geopolitiche. Nonostante gli sforzi del Marocco per minimizzare l'influenza della Repubblica Saharawi, il riconoscimento della RASD da parte della comunità internazionale, compreso lo stesso Marocco, rimane una realtà consolidata e difficile da invertire.
La tensione tra il controllo effettivo del territorio e il riconoscimento del suo status di entità indipendente pone la diplomazia marocchina di fronte a una serie di sfide e conseguenze complesse da gestire sulla scena internazionale.