القائمة الرئيسية

الصفحات

Grave escalation delle violazioni marocchine nel Sahara occidentale: Brahim Ghali scrive all'ONU


Sahara occidentale, 23 agosto 2024 - Il Presidente della Repubblica Saharawi e Segretario Generale del Fronte POLISARIO, Brahim Ghali, ha inviato una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, richiamando la sua attenzione e quella del Consiglio di Sicurezza sulla "grave situazione nelle zone occupate sahrawi", dove il Marocco continua a esercitare oppressione e violenza contro i civili sahrawi.

Ghali ha denunciato la politica della terra bruciata attuata dalle autorità marocchine, che espropriano terre di proprietà sahrawi, distruggono abitazioni, incendiano negozi e devastano i mezzi di sussistenza dei residenti. Secondo Ghali, queste azioni mirano a sradicare i sahrawi dalle loro terre per insediare coloni marocchini, in una strategia di insediamento che punta a cambiare la composizione demografica del territorio e a perpetuare l'occupazione.

Il leader saharawi ha ricordato come, dal 13 novembre 2020, data in cui il Marocco ha violato il cessate il fuoco, le autorità marocchine abbiano accelerato la confisca di vaste aree di terre sahrawi, costringendo i civili a lasciare i loro pascoli e le loro case, distruggendo i loro villaggi.

Brahim Ghali ha sottolineato che il Marocco non solo espropria terre sahrawi, ma impedisce anche ai cittadini di riunirsi pacificamente e di rivendicare i propri diritti, violando il diritto internazionale umanitario. Il Presidente ha citato la Convenzione di Ginevra del 1949, in particolare l'articolo 49, che proibisce i trasferimenti forzati di popolazioni e la deportazione di persone protette dai territori occupati.

Nella lettera, Ghali ha esortato il Segretario Generale delle Nazioni Unite a prendere tutte le misure necessarie per ritenere il Marocco responsabile delle sue violazioni del Diritto Internazionale Umanitario e a garantire la protezione dei diritti fondamentali dei sahrawi. Ha inoltre evidenziato come il Marocco continui a reprimere brutalmente gli attivisti sahrawi, sottoponendoli a torture fisiche e psicologiche e applicando politiche di impoverimento e discriminazione razziale.

Il Presidente ha richiamato l’attenzione sugli "atroci crimini" commessi contro i prigionieri politici sahrawi, tra cui il gruppo Gdeim Izik, che vivono in condizioni disumane nelle carceri marocchine. Ghali ha rinnovato il suo appello per il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici sahrawi.

Ghali ha inoltre denunciato l'uso di armi letali da parte del Marocco, compresi droni, che hanno causato la morte di numerosi civili, inclusi cittadini di paesi vicini. Ha ribadito che questi attacchi contro civili costituiscono crimini di guerra ai sensi dello Statuto della Corte Penale Internazionale.

Il Presidente ha anche accusato il Marocco di saccheggiare le risorse naturali sahrawi in violazione del diritto del popolo sahrawi alla sovranità sulle proprie risorse, invitando le Nazioni Unite a informare l'opinione pubblica mondiale su queste attività illegali.

Infine, Brahim Ghali ha avvertito che le continue violazioni dei diritti umani da parte del Marocco minano la credibilità del processo di pace delle Nazioni Unite nel Sahara Occidentale e ostacolano gli sforzi per rilanciare un dialogo significativo. Ha concluso affermando che nessun processo di pace potrà avere successo finché il Marocco continuerà a violare impunemente il diritto internazionale e a tentare di imporre il fatto compiuto nei territori occupati.

إذا أعجبك محتوى الوكالة نتمنى البقاء على تواصل دائم ، فقط قم بإدخال بريدك الإلكتروني للإشتراك في بريد الاخبار السريع ليصلك الجديد أولاً بأول ...

نموذج الاتصال

Nome

Email *

Messaggio *