Sahara occidentale, 17 luglio 2024 - L'espansionismo economico del Marocco nel Sahara Occidentale: una minaccia per i diritti umani e l'ambiente.
Il Marocco intensifica lo sfruttamento delle risorse naturali del Sahara Occidentale, territorio che occupa illegalmente da decenni. Questa strategia espansionistica, volta ad attrarre compagnie minerarie internazionali e consolidare il controllo sul territorio, ignora i diritti del popolo Saharawi e provoca gravi danni ambientali.
Un'offensiva mineraria per legittimare l'occupazione:
L'assegnazione all'Office National Marocain des Hydrocarbures et des Mines (Onhym) del compito di concedere i permessi minerari nel Sahara Occidentale rappresenta un chiaro segnale dell'intensificazione delle attività estrattive da parte del Marocco. L'obiettivo è duplice: da un lato, attirare investitori stranieri e accrescere la legittimità dell'occupazione; dall'altro, marginalizzare ulteriormente il popolo Saharawi negandogli il controllo sulle proprie risorse.
Sfruttamento illegale e violazioni dei diritti:
Lo sfruttamento marocchino delle risorse del Sahara Occidentale viola palesemente il diritto internazionale. Il territorio, infatti, è incluso nella lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi, a significare che il Marocco non ha alcun diritto di sfruttarne le risorse.
Nonostante ciò, il Marocco procede con lo sfruttamento illegale di fosfati, pesca e altri beni, traendone profitti ingenti mentre il popolo Saharawi vive in condizioni di povertà e marginalizzazione. Le compagnie straniere che collaborano con il Marocco in queste attività si rendono complici di violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale.
Un modello di sviluppo insostenibile:
L'approccio del Marocco allo sfruttamento delle risorse del Sahara Occidentale non è solo illegale, ma anche insostenibile. L'eccessivo sfruttamento ittico ha portato al quasi esaurimento degli stock ittici, mentre l'agricoltura intensiva mette a rischio le falde acquifere. Le attività estrattive, inoltre, generano danni ambientali e rischi per la salute dei lavoratori, spesso negati dalle aziende coinvolte.
La necessità di un cambiamento radicale:
L'intensificazione dello sfruttamento del Sahara Occidentale da parte del Marocco è un atto di disprezzo per i diritti del popolo Saharawi e per l'ambiente. La comunità internazionale ha il dovere di intervenire per porre fine a questa situazione. È necessario sostenere il processo di pace delle Nazioni Unite e garantire al popolo Saharawi il diritto all'autodeterminazione e allo sfruttamento equo delle proprie risorse.