Nazioni Unite: detenzione dei prigionieri di Gdeim Izik è illegale

Ginevra (Svizzera), 25 giugno 2024 - In un passo storico, il Fronte Polisario ha presentato per la prima volta un rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale occupato al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. Questo rappresenta un punto di svolta nella lotta del popolo Sahrawi per l'autodeterminazione e la fine delle violazioni marocchine.

Oubi Bouchraya Bachir, rappresentante del Fronte Polisario presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali a Ginevra, ha sottolineato che questo rapporto è solo l'inizio di un processo che diventerà una tradizione annuale. L'obiettivo è quello di documentare accuratamente e presentare al mondo le gravi violazioni commesse dall'occupazione marocchina.

"La preparazione e la presentazione di questo rapporto a Ginevra forniranno prove e dati concreti per documentare le violazioni, informare i membri del Consiglio, gli europei e il mondo intero", ha affermato Oubi. "Questo servirà a spingere la comunità internazionale ad assumersi la propria responsabilità per il mancato rispetto del diritto all'autodeterminazione, alla libertà e all'indipendenza del popolo Sahrawi."

Il rapporto, redatto da organizzazioni internazionali specializzate e da esperti indipendenti, esamina le diverse forme di violazioni dei diritti umani nei territori occupati dal Marocco. Tra queste, violazioni del diritto di espressione e di manifestazione, detenzioni arbitrarie, intimidazioni economiche e amministrative, vessazioni morali e psicologiche, e lo sfruttamento illegale delle risorse naturali saharawi.

Mentre il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite tiene la sua 56esima sessione, la città svizzera di Ginevra è teatro di numerose iniziative di solidarietà con la causa del Sahara Occidentale. Questi eventi dimostrano il crescente sostegno internazionale per il diritto del popolo Sahrawi all'autodeterminazione e per la fine dell'occupazione marocchina.