Durante un incontro con la segretaria generale dell'Unione della Stampa e della Comunicazione di Cordoba, Maria Ana Mandakovic, Ali-Salem ha descritto le tattiche repressive impiegate dal Marocco per soffocare le voci sahrawi e ostacolare il loro diritto all'autodeterminazione. Ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale dei giornalisti nel sensibilizzare la comunità internazionale sulla difficile situazione del popolo sahrawi.
"Il popolo sahrawi continua a subire vessazioni, arresti arbitrari, detenzioni illegali e torture da parte delle forze di occupazione marocchine", ha affermato Ali-Salem. "E' fondamentale che i media diano voce alle loro sofferenze e denuncino le ingiustizie che devono affrontare quotidianamente."
La signora Mandakovic ha espresso la sua solidarietà con la causa sahrawi e ha ribadito l'impegno dell'Unione della Stampa e della Comunicazione di Cordoba nel sostenere la lotta per la libertà e l'indipendenza del popolo sahrawi.
"Ammiriamo la tenacia e la resilienza del popolo sahrawi nella sua ricerca di autodeterminazione", ha dichiarato la signora Mandakovic. "Continueremo a utilizzare la nostra piattaforma per amplificare le loro voci e fare pressione sulla comunità internazionale affinché agisca per porre fine a questa occupazione illegale."
L'incontro di Ali-Salem con la signora Mandakovic si inserisce in una serie di eventi organizzati questa settimana a Cordoba per esprimere solidarietà con il popolo sahrawi. Questi eventi hanno lo scopo di rafforzare il movimento di solidarietà con la causa sahrawi nella regione e di sensibilizzare l'opinione pubblica argentina sulla questione.
In un messaggio al sindacato argentino, il Segretario Generale dell'Unione dei Giornalisti e Scrittori Saharawi, Nafaei Mohamed Ahmed, ha elogiato il ruolo dei media argentini nel sostenere la causa sahrawi e ha sollecitato un impegno ancora maggiore per la libertà di stampa e di espressione nel Sahara Occidentale.
La continua repressione del Marocco contro il popolo sahrawi ha suscitato la condanna della comunità internazionale. Le Nazioni Unite hanno ripetutamente sollecitato il Marocco di organizzare un referendum sull'autodeterminazione del Sahara Occidentale, come previsto dagli accordi di pace del 1991. Tuttavia, il Marocco ha finora ostacolato il processo di pace, ostacolando il referendum e intensificando le sue attività di colonizzazione nel territorio.
La comunità internazionale ha la responsabilità di agire per garantire il diritto all'autodeterminazione del popolo sahrawi e porre fine all'occupazione marocchina del Sahara Occidentale. Il sostegno dei media, come quello dell'Unione della Stampa e della Comunicazione di Cordoba, è fondamentale per tenere alta l'attenzione sulla questione e fare pressione per una soluzione giusta e duratura.
