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Continui abusi sui prigionieri Sahrawi nelle carceri marocchine


Rabat (Marocco), 21 maggio 2024 - Le autorità penitenziarie marocchine continuano a perseguitare il prigioniero politico saharawi Sidi Abdalla Ahmed Sidi Abhah, membro del gruppo Gdeim Izik, detenuto nel carcere di Tifelt 2, a est di Rabat. Fonti familiari hanno informato la Lega per la protezione dei prigionieri politici Saharawi che il 12 maggio 2024, a Sidi Abdalla è stato negato il diritto di fare aria nel cortile. Le guardie carcerarie hanno poi continuato a provocarlo mentre si trovava nel negozio interno del carcere.

Per oltre 45 giorni, Sidi Abdalla è stato vittima di ogni tipo di abuso, tra cui il divieto di contattare telefonicamente la famiglia, insulti e maltrattamenti da parte di detenuti comuni con la complicità delle autorità carcerarie, allo scopo di umiliarlo.

Queste misure arbitrarie e provocatorie coincidono con le celebrazioni degli anniversari del 10 e 20 maggio, date importanti per il popolo sahrawi. Le autorità carcerarie marocchine sfruttano spesso queste ricorrenze per attuare rappresaglie contro i prigionieri politici sahrawi detenuti nelle loro carceri.

Le richieste:

- Cessazione immediata delle molestie e delle provocazioni nei confronti di Sidi Abdalla Ahmed Sidi Abhah.

- Rispetto dei diritti fondamentali dei prigionieri politici sahrawi.

- Rilascio immediato di tutti i prigionieri politici sahrawi.

La comunità internazionale è invitata a:

- Intervenire per proteggere i diritti dei prigionieri politici sahrawi.

- Fare pressione sul Marocco affinché ponga fine alle sue pratiche repressive.

Sostenere il diritto all'autodeterminazione del popolo sahrawi.

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