Oslo (Norvegia), 11 maggio 2024 - L'Università di Oslo ha ospitato un importante conferenza il 7 maggio sulla spinosa questione Sahrawi, organizzato da studenti di giurisprudenza e dal Comitato norvegese per la solidarietà con il popolo Sahrawi. L'evento, ricco di spunti di riflessione, ha visto la partecipazione di figure chiave del Fronte Polisario, esponenti del corpo diplomatico, accademici e studenti. Al centro dei dibattiti, la delicata situazione del popolo Sahrawi e la loro lotta per l'autodeterminazione, in attesa di una imminente sentenza da parte della Corte Europea.
L'analisi storica e giuridica del conflitto:
Il rappresentante del Fronte Polisario in Svizzera, Oubi Bouchraya e il rappresentante in Norvegia, Senia Bashir, hanno offerto una dettagliata analisi storico-giuridica della questione Sahrawi, evidenziando le posizioni delle organizzazioni internazionali e dei paesi vicini in merito al conflitto e alle minacce che l'espansionismo marocchino rappresenta per la stabilità regionale.
L'intervento ha posto l'accento sulla legittima lotta del popolo Sahrawi per l'autodeterminazione, sottolineando che il referendum popolare rappresenta l'unica via per risolvere il conflitto in maniera pacifica e giusta. Le continue violazioni dei diritti umani nel Sahara Occidentale, ha rimarcato l'Ambasciatore, sono la diretta conseguenza della negazione del diritto all'autodeterminazione.
Le battaglie legali del Fronte Polisario:
Manuel Devers, avvocato del Fronte Polisario, ha illustrato l'evoluzione del contenzioso giuridico presso la Corte Europea dal 2012 ad oggi. Ha posto particolare enfasi sulla storica sentenza del dicembre 2016, che ha sancito la necessità di consultare il popolo Sahrawi attraverso il Fronte Polisario, loro unico legittimo rappresentante, per qualsiasi accordo legato alle risorse del territorio.
L'avvocato ha espresso fiducia in una nuova pronuncia positiva da parte della Corte Europea, evidenziando come gli accordi UE-Marocco avvantaggino ingiustamente il Marocco, finanziando di fatto l'occupazione militare del Sahara Occidentale.
Paralleli con la questione palestinese e le sfide future:
Devers ha inoltre sottolineato le similitudini tra la questione Sahrawi e quella palestinese, in particolare per quanto riguarda la sovranità sulle risorse e lo sfruttamento illegale dei prodotti provenienti dai territori occupati.
Il Professor dell'Università di Oslo ha fornito una panoramica completa delle basi giuridiche del conflitto, ribadendo il diritto all'autodeterminazione sancito dal diritto internazionale, africano ed europeo, supportato da numerose risoluzioni internazionali.
Un passo avanti verso la risoluzione del conflitto?
La conferenza ha rappresentato un'importante piattaforma di dialogo e sensibilizzazione sulla questione Sahrawi. Le analisi presentate e il dibattito costruttivo hanno contribuito a chiarire le complesse sfide del conflitto e la necessità di una soluzione giusta e duratura basata sul rispetto del diritto internazionale e sull'autodeterminazione del popolo Sahrawi. La prossima sentenza della Corte Europea potrebbe segnare un punto di svolta decisivo nel percorso verso la risoluzione di questo conflitto di lunga data.



